Guido di Francesco, apportatore, ha avere dall'
Arte nostra, di resto
d'uno suo
podere ci ha
venduto,
fiorini cxxx. Vedi modo gli abbia per uno
cambio, per amor di me; e fa' far menzione alla partita di me, e com'io dico per
l'
Arte de' giudici e de' notai. Io ti farò dare più
ariento: e se non te
ne sono tenuto io, sono
fiorini cento trenta. Io sono del numero dì que'
notai a
cui dispiacque sempre tenere questo e l'altro
ariento; e penso sanza fallo
l'aremo a
vendere per rotto, o all'amico ci farà il servigio, o altrui. E io
mostrarrò ad altrui che non m'abbi servito, insino non hai più
ariento: siano
avvisato. Porta tutto in pace. Io sono il
sindico, e vone pur onore, poi ho
recuperato il
podere. -
SER
LAPO tuo. VIII
sept
. 1402.