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Quanto ne volese, per tanto bisogno che
Meo vi stese la mattina
una pezo e mostra che voi gl'avesti data la parola; per tanto
era posc
ia tardi ad a
ndarvi e anche si ranugholò e piove e i' ò
sì grande paura che no' guastino questi
ronzini. Fue più chontenta
che no' v'andasono che se vi fosono iti, posc
ia ch'era tardi, per
tanto pasava il tenpo. Diliberàmi il dì medesimo di mandagli a
Matterello:
e chosì feci, e che ne facesono choglere del nostro, di quello
che gli facese meno danno; fece coglere di quello del chanpatello,
di quello che sperava gli fose tolto per la
fiera. Abiallo fatto e
abianne, tra quello di prima e questo, preso a due
barili, no' c'è suto
il modo da mandare perr eso, altrimenti che ttu ti vegha.
Nicholò di Piero fune qui
domenicha e veniva per la
Tina: no'
lla vi voli lascare andare, perché sono sola e perché tu no' c'eri,
perché voleano andare a
Ghonfienti alla
festa; àrenela lasc
iata
andare se ttu ci fosi istato. La lettera che tue ài mandata per
Chastagnino
istaròne a vedere, scriverà ogi quanto che no' troverò modo
di mandaglele, ch'io vi dovesi mandare il
Fattorino. In quest'ora
è tornato
Nicholò di Piero di
vila, egli e la donna; ògli mandato
a dire che, se vuole risposta alla lettera, ché
Chastagnino se ne
viene: che facc
ia la risposta.
Del
panno di mona
Bartomomeo di ser Naldo no' llo levare se
no' fose
cina, se ttu gli screverai che no' sia bello che s'ène diliberato,
se ttu gli mandi a dire che no' si truovi bello, di mandarti
a rispondere che ttu tolgha il più bello che ttu truovi; pertanto
iscrivi il più tosto puoi tuo parere, in perc
iò che grande bisogno n'à.
Dite a
Cristofano da Barberino, da parte di
Puccino
piliciaio,
che llo priegha che, chome chostà viene
pilicceria di niuna ragone,
che ll'avisi.
Altro per questa no' dicho, domani vi risponderemo chonputamente.
Idio vi ghuardi.
per la
Margherita, i'
Prato.
Franciescho di Marcho da
Prato, in
Firenze.
1394 Da
Prato, dì XIII d'
aghosto, per
Chastangnino.
Risposto dì XIIII