Al nome di Dio. A dì V di
dicenbre 1398.
Per
Nanni n'abia' ricevuto una tua: rispondo apreso dove bisongnia.
La risposta de l'opera del
Mastriscia, ti lascerò rispondere
a
Ghuido, ma rispondo della
choltrice.
Io cercho ciò che ci è: no' lla truovo, ma a mio parere io no'
la debo trovare qua ne'
letto de l'
orto, tu l'ài auto a
Firenze. E'
letto
della
chucina s'è disfatto di tutto e òvi meso entro quello era nella
chamera di sopra la
stalla e quello ch'era nella
sala ò meso nella
chamera, nella
chamera delle due
letta so bene ch'ela non n'è e
anche v'ò cercho; questo non n'è uno
benduccio che non si vedesi,
ne'
letto mio ò cercho e là non v'è. Ne'
chasoni
mia non ne etrò
ella mai e questo si è perché quando io la votai, io la votai di
penne
e no' lla arovesciai, perché ve ne rimase entro alchuna, chome tu
sai che fa nelle
chontrice quando altri no' le
schuote bene, e
leghala molto bene chon una
chordo perché ela a
vrebe inbratata
tutto dove stava; pensa chom'io l'arei mai mesa
ne' chasoni mia
di dire che tu ce l'abia veduta si è una
federa di
panno lino quella
ch'io òne testè mesa in su la
federa. La
choltrice
.... era dove
Nanni
dorme, che sai non n'avea
federa, e tutta questa da te l'à veduta,
ch'io v'ò tenuto entro i
panni
vermigli e, da poscia in qua che io
tornai suso, la misi entro il
forzeretto a lato alla ghuarderola e
quest'è la
federa che tu ài per lo chapo, e credo più quando
Fattorino
e tu iscrivesti le chose che tu ti sai che voi la trovasi entro il
chasone
delle
lenzuola, ché quive ritta v'era stata più di tre
anni e io credo
che tu la troverai in su detto
quadernuccio, quando lo porai mente
e alotta vedrai quale el'era; la
Lucia n'ò dimandata, dice ch'è ne'
chasone, quando v'era si scrise questa.
A mio parere, e' gl'è tre
anni fa in questo
verno che questa
choltrice venne chostà e
Nanni si richorda quando eravamo al
Palcho,
ch'egl'udì dire che al
fandacho non n'era
penne per questa
choltrice
e dice che non v'era istato uno
mese.
Francescho, fa' cerchare le
lettere di
Domenicho di Chanbio e credo che da tre
anni no' v'abia
XV dì dal più a meno, e, se voi trovate ch'ela sia venuta chostà,
almeno sarai sichuro che ladro non n'è qua. Io non so dire la manichonia
ch'io n'ò io, io non so mai tropo dire la manichonia ò, ma
Idio sa egli s'i' me ne dò o no, per più chagioni, e mi
pare che
monna
Ave ere in questo tenpo a
Firenze; io manderò do
mane
per lei e saprò se mai ella n'avesi sentito nulla e simile verà
Fa
ttorino
e fu quando e' ti fu detto ch'egli scherzavano tanto e faceva
chosì nuove pazie e vene alotta monna
Ave al
Palcho, che venia
alla
figliuola ch'avea male. Manda uno pocho per
Fattorino e sapi
se si richorda ch'ella vi venisi: e' gl'è persona che se ne richorderà:
dirà il v
ero.
Nanni verà domane chostà, se gl'è buo' tenpo, cho' la
lana, e per
lui ricevemo i
panni sucidi e la lettera di
Nicholaio Martini. Il
ghallo
di monna
Ghita abiamo auto.
Se tu ti diliberi di tornare
domenicha, e tu avesi voglia di
vitella, qui se ne taglia rade volte, sì che, se ài voglia di chosa niuna
sia chostà, arechane, e noi avisa quello v
uoi faccia, se vuoi
riso
o altro.
Fami
chonperare uno
paio di
zocholi e uno
paio di
pianelle:
le
pianelle vo' per la
Domina, perché quelle che la
Ginevra à, tolsi
da monna
Simona che le
chonperò chostà, ché qua non se ne truova
e io gle vo' rendere. La
misura de'
zocholi è più larga e quelle delle
pianelle è quella stretta che sarà in questa recha
Ghuido.
Al
Mastriscia dirò domatina quanto dite; io gli disi bene quando
e' tornò da
Firenze e arechò la
lettera ch'era chontentatosi chon voi
per
f
. quar
...e e io disi: "O
Francescho, a mio pare' ne perde a
darlovi per
chapita
..... a tre
fiorini a mio parere"; ed e' dise chome,
ed io gl'asengnai tutto e
...... se no
Francescho e
Stoldo feciono se
ne
ghuadagnava due
fiorini
....... domane gli dirò tutto e legerogli
il
chapitolo aveste iscritto
..... Quanto si seghuirà, v'aviseremo.
Le spese vi mandai istamane per
Nanni de le
lane e di tutto.
A
Bachele si dirà quanto voi dite.
S
e Angniolo tornerà prima di voi, diremo v'aspetti qui, chome
dite, per l'amore di questa
lana.
De le chose òne a fare n'ò fatto risposta chome voi dite e fasi
quelo si può.
A
Nicholaio Branchacci dirò quanto dite.
Del
panicho saprò da
Morello. Idio vi ghuardi senpre.
per la tua
Margherita, in
Prato.
Francescho di Marcho da
Prato, in
Firenze.
1398 Da
Prato, a dì VI di
dicenbre.