Al nome di Dio, amen. Fatta dì 25
aghosto 1393.
L'ultima letera vi mandamo a dì 19 di questo e chon essa una a
Barzalona ad
Antonio di Ghuco e
Mateo di Meniato la qualle arete mandatta per buono
modo e a noy risposto.
Per la nostra letera vi fu detto quanto fu di bissogno insino a detto dì e poy
vostra letera non avemo sì che per questa abiamo pocho a dire.
La chagione di questa letera è solamente per mandare una letera a
Vignone a'
vostri:
piacavi di mandalla per salvo modo a ciò che risposta ne possiamo avere per lo
chamino di chostà o per lo dirito.
Da
Boninsegna abiamo letera fatta dì 4 di questo e simille da
Tieri per le
qualli molto si lamentano di noy contra ragione. Dichono che da voy abiamo
tratto di molti
danari e che non àno auto altro che 3
balle che può essere vero
che quando scrissano la letera che per anche no ne aveano ricevute altre 5
balle
che li mandamo del
messe di
luglio che
montarono buona
soma di
danari. E
leghagi
arano auti dopiamente però che uno ne mandamo per le vostre mani e l'altro al
derito chamino sì che no pò falire che o l'uno o l'altro non abino auto.
Poy a dì 18 di questo
messe anche li mandamo per lo chamino di
Vigliana a modo
usatto
balle 2 di
merce di
Mellano che buona
soma di
danari
montano e loro
avissiamo di tuto chome bissogna.
Da poy che
Tieri di Benci partì di qui per andare a
Firenze noy abiamo
mandatto a
Vignone tante
merce che
montano
lb
. 1.460 s
. 6
d
. 3
inp
. e da voy
abiamo
ritrato in più volte con quelli 200
fiorini che ne
remeteste voy in tuto
lb
. 1.223 s
. 16
inperiali sì che da loro restiamo avere chome vedere potete
lb
.
236
s
. 10
d
. 3
inperiali che li sosteniamo di nostri. Ora si può vedere se ànno
ragione di lamentarsi ma di questo a noy pocho fa né no ne facamo chura però che
è sua chostuma anticha sì che noy l'abiamo per usanza. E a loro iscrivamo quanto
fa di bissogno sopra ciò che pocho monta però ch'è di chostume che se li
facesamo d'
oro non direbano may che avessamo fatto bene ma chome vi dicamo
abiamollo per usanza ad avere talle letera sì che pocha menzione ne facamo.
E abiamo anche a fornire per loro tante
merce che
montarano da
f
. 150 o ciercha
che forniremo di presente e i
danari ci converano
ritrare da voy però che questi
artieri non possono fare
credenza: pexata la
roba, pexati i
danari! Ma non
staremo però di fornire quello bixogna che per otto dì li faremo schudo ma
voremo sapere da voy se detti
f
. 150 vi mandasono a
paghare per nostra letera se
li
pagharete o no. E questo vi dicamo solamente perché ne lo loro scrivere si
dogliono di noy chome detto v'abiano di sopra ed è sanza ragione che forsse
v'arebono iscritto che nulla
paghaste per nostra letera che pensiamo di no. Ma
noy mandandovi a
paghare detti
f
. 150 e voy no li voreste
paghare e che la
letera del
chambio ritornasse a dietro ne seghuirebe dano con verghogna che
pegio ne farebe de la verghogna che del danno che i nostra vita may none fu
ritornato a dietro
letera di
paghamento.
Chome per altra vi dicemo a dì 12 di questo vi mandamo a
paghare
f
. 200 in dì
primo
ottobre proximo che viene in
Giovani e
Polino da'Lzate.
Fattelli buono
paghamento al
termine e detti
f
. 200 ponete al
conto di vostri di
Vignone per la
ragione di
Mellano. Rispondete sopra tuto quanto vi pare.
Altro per questa non c'à dire. Idio vi ghuardi. Sarà con questa una letera a
Francescho di Bonachorsso e
Lodovicho Marini fatella bene dare.
Bascano da Pescina di
Mellano.
Domino
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonano,
in
Gienoa.