Al nome di Dio, amen. Dì 4 di
febraio 1395.
L'utima v
i mandai dì 29 de l'altro per
Vinegia cho lettera
di
Zanobi e disivi quanto fe' di bisongno e niuna vostra ò
poi e ora non è a dire.
I' ò aute lettere da
Barzalona da
Lucha e dice ànno
vendute
le 3
balle di
merce mandate loro per voi e fassene prò 25 per
cento ch'è bonisimo, grazie a Dio!
Fanno un chiesto di nuovo che sarà circha 4
balle e che a voi
ànno scritto sopracciò quanto bisongna. E per tale, se volete
si fornischino, ditelo se fatto non l'avessi e provederò a
mandare loro buona
roba.
E domandano alchuno
chiovo che non si possono fornirsi se non
mandano
medro e ben l'ò detto loro per più lettere: quando
rispondono provederò a fare quelo penserò mè sia.
Per altre vostre sono avisato come da
Bolongna mi dè 'serr
mandato 1
cassa di
tafettà e
seta e come detto vi s'è, se a
tenpo avette queste lettere o le mandate prima, fatela
soprastare o mandate per
Pisa chome mè vi pare però che di
qui a
Viglana non si piuò mandare niente né simile a
Pineruolo per
gente d'
arme è in quele parti. Esendo la
roba
qui ci potrebe soprastare più no voremmo, non di meno s'altro
di nuovo aparrà vi dirò.
Simile fu' avisato di quelo mette in punto
Domenico per
mandare qui che ssi mandi a
Vingnone: a lui n'ò scritto e
scrivo quanto bisongna.
De le
lane de' nostri di
Pisa niente s'è fatto: àcci al
presente pocho
spaccio e a quelo mi scrivono viene loro sarà
brigha farnne
capitale. Diròvi che sse ne farà.
Lane di
Maiolicha nonn è da mettere qui di niuna parte perché
non c'ànno
spaccio quando ci à de le
San Mattee, siatene
avisati.
Sopra
fustani v'ò detto assai. Vedete se vi pare tornne
parechie
balle per mandare a
Barzalona che se ne farà bene
chostando qui
s
. 54 e
vendendo a
Barzalona
s
. 36 come che
speriano vi
varanno meglo perché nne viene il tenpo loro e
qui se ne fa poche, rispondete.
Né altro vi dicho per ora. Cristo vi ghuardi per
Tomaso di ser Giovani in
Milano.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.