Al nome di Dio, amen. A dì 2 di
marzo 1395.
A dì 26 de l'altro co lettera di
Bartolomeo Gharzoni vi
scrissi l'utima, auta l'arete, e niuna vostra ò poi e ora non
è a dire.
Per anchora no venono le lettere dov'è prima dicesti
pagare a
mme la
valuta di
f
. 100: non so a chi la desti, saran
perdute.
Trassivi in
Bartolomeo Gharzoni f
. 100 1
/4 per
lb
. 165
s
. 6
inperiali qui a
Iachopo Michele:
pagate e
achoncate chome
bisongna che questa
partita ò
chancelata io.
Sopra
fustani mai non rispondete e da
Firenze ò che da voi ne
sono avisati e che nne tolghi
peze 100 e mandi per
Vinegia
che sieno
carichati in sulle
ghalee di
Fiandra per
Maiolicha.
E questi non fornischo perché da
Vinegia non si possono
trarre ch'ànno spese là 1
/2 di quelo
vagliono e questo fano per
navichare i loro e per alitifichare l'
arte là, sì che si
rimarà per ora.
E poi mi dice
Stoldo li tolghi a 4
mesi ed e
costerebono più
di
s
. 58 volendoli buoni e cho
danari in mano gl'arò per
s
.
53 in 54. S'altro per voi s'è a fare, dite.
Arete detto se
navile è chostì per
Chatelongna che ponesse a
Pisa perché
roba è ita a
Pisa di qui che non vi sarà a tenpo
le
navi le posino levare perché a dì 24 doveano partire la
serra, secondo lettera de' nostri. Rispondete.
Lane stanno frede ed èccene e poche ci se ne
vende.
Ragonate
lb
. 15 1
/2 cento a
danari in
s
. 15 secondo è
lavata.
Fustani e altre chose a l'usato.
Né altro vi dicho per questa.
Chanbi per costà 2 3
/4,
Vinegia
4 1
/2,
Pixa 3 per cento pegio,
Brugia
s
. 32
franco.
Cristo vi ghuardi per
Tomaso di ser Giovani in
Milano.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno,
in
Gienova.