Al nome di Dio, amen. Dì 12 d'
ottobre 1396.
Ieri per
Pisa vi mandai l'utima e con esa 1 a
Francescho e amici,
quando avete fate dovere.
La chagione di questa sie per servire un nostro amicho e per
l'avenire ne voremo magor somma se
utile vi sarà, ma questa
voglamo per vedere come va.
A l'auta di questa ci
conprate una
peza di
veluto
nero di
braccia
30 o in 31, 32, tutto in
seta e finissimo e
forte e ben pianato e
sopra tutto abia un
cholore ben
nero e netto. Potendolo avere per
insino a
f
. 1 3
/4 il
braccio di costà a che si chostumano a
vendere. Se avere si piuò fate che me siamo ben serviti e abiate
persona se ne intenda e toglietelo a tenpo di 2
mesi e non più che
se n'arà tanto miglore
merchato. Provedette a tutto come vi pare
il mè sia e mandate presto sopra tutto e per 1
soldo a
fiorino no resti.
E se 'l fornite, mandate a
Pixa a' nostri il mandino qui a
meserr
Piero Tancio ch'è nostro amicho e farànne quela vorò.
Né altro vi dicho per questa. Cristo vi guardi.
Tommaso di ser Giovanni in
Milano.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.