Scrissivi com'io pensava che a questi fatti delle
prestanze si
darebbe alcuno modo; e veggio che e' comincia andare innanzi none il
modo ch'io pensai, ma un altro: il quale altro ancor vi potrebbe esser
utile, se que' del
Gonfalone vostro vorranno. Da poi ho auta vostra
lettera, ch'avete malinconia, ec
.. E 'l modo di trarvela non mi pare a
star costì, come se da voi a noi fosse in mezzo
il mare rosso. Pare a me ci vegniate, e farete le cose sarete
consigliato da' vostri amici. Hacci molti ricresciuti: che è a dire, che
messer
Bartolomeo Panciatichi abbia di
prestanza
fiorini ottocento,
che n'avea dugento cotanti! Tuttavia voi siete sì avvisato, che voi sapete
meglio di me se è da stare e scrivere, o da venire e mostrarsi. Io me ne
sono doluto con
Guido; e di voi gl'incresce, che s'è trascorso nel troppo.
Ma pure, per la voce che è iscorsa di voi, non gli pare nè a lui nè a me,
che e' non ci sia anche per la
città delle cose più inorme che la vostra,
come che a voi non giovi. Priegovi per Dio, che per vostro onore, e
prode e dell'anima e del corpo, vi sappiate un poco isforzare voi
medesimo, cioè d'andare col mondo come e' va; e non volere impiccarsi
perchè la sua ruota vada ora in su or in giù, com'ella è sempre ita e
sempre andrà: dico nel cuore vostro dentro, che che di fuori vi
dimostriate: che per voi si fa dolersi. Ieri fu qui uno
medico
cittadino,
che si truova in
fiorini 45, che si duole molto; che se 'l suo passa
fiorini
dodicimila, voglio non far mai arte. Ben ci ha anche di chi ha potuto del
contradio: che tale ha
valsente di
fiorini dodicimila, che non n'ha dieci
fiorini. E hacci di grandi uomini, che n'hanno chi uno
fiorino e chi due!
Lapo vostro. XXVII
gennaio.