Voi mi fate vergognare a esser sì sollicito nelle cose ch'io vi
scrivo, e io nelle vostre sto a trasognare: tutto di apparo. Nell'ora
ch'ebbi questa, io aveva in verità pensiero che non avesse auta la lettera
di
messer
Torello.
Monna
Bartola ieri
imbottò una
botte d'uno leggiadro
vino: è
cima di que' da
Vellano. Priegovi mandiate per esso: parravvi saldo,
come se non fosse
tramutato. E gran mercè delle vostre cortesie. Or non
bisognano più, poi ch'ella ha ciò che le bisognava.
LAPO vostro.