Truovomi al cartolaio; e presi questo foglio, perchè senti' che Bartolommeo se ne viene: e avvisovi che 'l vostro fedele fattorino è ito al cielo, e lasciata la turba ingrata e inviluppata ne' lacci: chè ha così meritato l'opera sua, c'ha fatta agli infermi poveri; cioè d'uscire di questa massa della carne, che accieca sì l'anima che non si ricorda di quello abbiamo a fare. Penso Iddio se l'ha voluto. S'egli è morto, non muoia a voi la buona mente di seguire quello che e' facea per voi. L'ordine ci è bello e divoto, dato per Antonio di Paolo Mei e pe' compagni; che in su gli animali va ogni dì la limosina a uscio a uscio del povero infermo. Non udi' mai sì sicura cosa per chi la fa: e molti cittadini si sono profferti. Se a voi paresse far loro uno verso con qualche aiuto, io ve ne conforto: e' si raunano al Bigallo. Ieri morirono qui 201, sanza gli spedali, preti, frati e monasteri, e gente che fanno sanza beccamorto: che solo allo Spidale nostro va, il dì, otto sei e dieci; e non manca: e infermi circa 250 abbiamo oggi. Vedete se Iddio percuote! Ancora siamo sani. Alla vostra lettera rispuosi ieri. SER LAPO. VI di luglio.