Se
sabato vi fosse
vitellina vantaggiata, farete dire a
Guido
ce ne mandi una
lacchetta di tre
lire in uno
canovaccio bianco; e io
pagherò
vettura e tutto. E mentro io scrivo, penso ch'egli è meglio
io vada domane alle
stalle, e tolgala, se ve n'arà; che penso di sì;
e io la cognosco presso come voi, e manderolla poi
sabato sì per
tempo, che 'l
fante non arà
comperata la
carne: e questo mi pare il
meglio, e così rimagniàno. Di quello stagio pe' fatti di
Guido non vi
parlai ieri. Io sono di tutto avvisato con l'amico suo. Fui ieri a
Prato, e tra un altro e io, abbiamo data l'
arra del
podere di
Priore di Ghino. Iddio, se è suo piacere, faccia che tanta noia, quanto ho
di questo vecchio
suocero, sia buona. Ho aute lettere da
Simone
de' fatti di
Piero: nollo so intendere, e penso non dica vero de' fatti
di
Cristofano, che mi dice. A Dio accomando tutti. So bene che
avventurato fia di loro chi fia buono. Guardivi Dio. -
SER
LAPO vostro.
I
vetturali sono iti, per
Michele ser Parenti e per me, a
San Leolino per
vermiglio; penso qui da
lunedì anderanno per lo
tribbiano.
Sappiate se volete il
botticino mio di tre
barili.
De! fatemi dar bene queste lettere.