Al nome di Cristo crucifisso e della sua dolce Madre.
Carissimo in Cristo. Hami ditto
maestro
Domenico, che avete buona volontà di
quel ch'io v'ho iscritto. Sapiate che siàn creciute e siàn per crecere; e la
chiesa ci è di gran necissità.
Lavorasi quanto si può. Invitianvi a questo bene; chè sempre serete
participe delle devote orazione che in essa si farà. Dicemi
maestro
Domenico,
che dite che avete assai affanni, ch'io non vi gravi troppo. Io vo' dire sì come
dice santo Paulo: Quello ci fate, che lo
Santo Ispirito vi spira, aremo caro:
ciò che ne farete, fi' a noi gran refrigerio. Arei avuto assai sussidio da
Genova, che per le male
condissione della
città no' posano. Arebeci fatto buono
aiuto. Isperiamo in Dio, che ispirerà chi vorrà. Idio in ognia vi facia fare la
sua santissima volontà, e diavi grasia che tanto, o delle venti parte l'una, vi
solecitiate per l'anima come avete fatto infine a qui per acquistare li ben
temporali. Bene è a none istare osioso: ma vuolsi avere più sollecitudine di
quella ch'è da più, cioè de' beni eterni. Cristo sia con voi.
Perdonatemi s'io parlo troppo siguramente. Amore mel fa fare. Aitorate la donna;
essa aiti voi ad acquistare le sante virtù. Orate per noi, e noi volentieri
oriamo per voi. Cristo sia con voi.
Poi ch'io avea mandate le lettere a
Manno, mi mandò a farmi legere un vostro
capitulo: e ho udito come la Donna è forte inferma. Confortatela da nostra
parte, che abia buona pasiensia; e che l'orasione ch'io aveva iscritto che
dicesse, io le dirò per le'; e quando fi'
guarita, sì si isforsi di far quello
che li dico. Cristo sia con voi. -
SUOR
CHIARA, povera di vertù, indegna
monaca di
Santo Domenico.
Francesco da Prato, carissimo in Cristo.