Al nome di Dio, dì xxvij di
febraio 1393.
Solo ti fo questa per avisarti che domattina di buon'ora tu mmi
mandi
Nanino
manovale, cholla
mula nostra e colla
muletta di
Stoldo,
la quale mena chostà, questo dì,
ser
Baldo. E fa che lle faci póre
mente se sono ben
ferati, sì che venghino bene a punto. Crédomene
venire io domani, e verà
ser
Lapo Mazzei, e a boccha ti dirò in che
termini la quistione rimane.
La
cintola della
Tina ò data a fare, e domane la recheremo.
Cristofano da Barberino, il quale tornò di chostà questa mattina,
m'à detto chome per chamino trovò parechi di quelli del
Ghonfalone
che veniano chostà a chondolersi al
Chomune; ma pocho me ne churo,
perché delli
'nbascadori nonn ò più bisongno, e s'io avessi pensato
il primo dì che chostà si fossono tenuti i modi vi sono tenuti, mai
gl'arei chiesti. Sono licenziati, sicché non chale altro dire sopra cciò.
E altro non dicho per ora: sarò chostà, chon Dio inanzi, domani e
dirotti tutto di bocha.
Franciescho di Marcho, in
Firenze.
Monna
Margherita, donna di
Franciescho di Marcho, in
Prato.