Al nome di Dio, amen. A dì 28 di
marzo 1395.
A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e da voi ebi ieri una
vostra per da
Vinegia cho lettera di
Zanobi e quanto dite in esso ò
visto, per questa rispondo.
Di
Francesco di Basciano che non risponde a
Francesco non ne posso
altro: spesso gliele richordo e niente viene a dire, troppo li pesa la
penna e a u
merchante non istà bene. Per ridire non mancherà e
risposto ve 'l dirò.
Sete avisato di quanto à seguito per insino a l'utima auta d'amici:
tutto è fatto a fine di bene chome che di prima l'andasse cerchando.
Ora, perché detto gli era d'alchuno, per levare via biasimo diliberò
mi partissi e sì ò fatto ma se fosse da tanto tutto questo non
bixongnerebbe, or di tutto sia lodato Idio.
Dite no mmi intendete bene e che chiaro vi dicha che vuole dire questo
e non sono chose da dire largho ma chi è savio dè bene intendere e sì
son certo fate. E secondo consigllo d'alchuno amicho, per 2 o per 3
mesi è buono levarsi un pocho intanto nostro Singnore adrizi e che
qualche bene si possa fare, che voglia n'abiamo, pure si possa
liberamente fare.
A
Boninsengna ò scritto quanto bisongna e ben m'apresso ch'è 'nteso. E
poi arà aute altre lettere mandate poi e risposto a pieno, ma per
insino a qui dicie no mi parta s'altro non ò da lui e chosì farò.
Vo' dite, partendo o per venire chostà o per andare a
Vingnone, guardi
chome lascio le
scritture e apresso ch'e nostri sieno forniti di quelo
bisongna. Quanto a quelo s'è a fornire pochissime chose e da non fare
menzione se di nuovo non chiedessono, sì che per questo pocho è a
fare, che tosto arà fine, e per questo non si perderà tenpo.
A le
scritture, tuttavia mi partissi per venire in chostà, sì le
lascierei legate e
achoncie a
Petruolo Serigone ch'è nostro amicho e
riccho e savio, e poi (à) a
Vingnone del suo cho
roba che domane
metterà a chamino che va a' nostri per
f
. 1.500 sì che non bisongna
dubitare per questo. E avendo andare a
Vingno
ne le porterò mecho sì
che o qua o là che vada per ora di qui per un pocho, poi non si fa
altro, si vien levare e 'ntanto si darà ordine quelo si dè fare, che
Dio ne lassci prendere il meglio .
E in questi 3 dì va a
Vingnone uno amicho ch'è di
Bolongna: dirà tutto
a
Boninsengna sì che a la risposta di questo mi spacificherà quelo
debo fare, e sìe quanto mi dirà farò e di tutto avisato sarete e a
cciò non dicho altro.
Sono avisato chome il
barile de'
chandi non è anchora arivato a
Vingnone e che non sapete se
Michele se l'arà mandato o uno. Ònne
domandato questi da
Strada e ànno risposto che
Michele à scritto che
tutto à messo a chamino sì che poi il potranno avere auto e anche
glele farò richordare.
Di
pregio d'
aguglie sete avisato e simile a
Barzalona e avete risposta
che nne chiegono. Per anchora non ò loro lettere dove il dicha: se nne
domanderano vedrò ben servilli. E mandando, e non sapere di che
ragone, se ne potrè avere danno sì che (è) d'atendere dichino
sopr'esse e secondo diranno farò.
Le
balle 8 di
montoni aute da
Vingnone ò mostratte qui per vedere se
niuno
utile se ne potesse fare e infine a volere
vendere qui non se
n'arebe
chapitale: profferano, de la
libbra d'
once 28,
s
. 5 1
/2. Fate
conto
s
. 6 se n'arebe ed e se ne perderebe del
chapitale che 'l
chintale di
Vingnone tornna qui di
libbre grosse circha
lib
. 52 e poi
ci è spese assai chome vedrete. E però diliberato, per lo primo
chonduttore andrà a
Vinegia, il manderò a
fFerara sia mandato a
Bolongna a
Nelo di ser Bartolomeo ne facci vostra volontà e le spese
vi
chonterò a punto.
Dicimi
Boninsengna ànno messo a chamino 4
otri di
verdetto di
Monpilieri e che di qui il mandi a
Vinegia a
Zanobi di Tadeo: se 'l
conto d'esso manderano, ed e si possa finire
qui chon qualch'
utile,
il farò se nno il manderò a suo
viagio e aviseròvene.
Cotoni non è da mettere qui per ora: àcci assai de' venuti per gente
di qui e poi là non è rimaxo altro che rifiuto e non v'è utile, al
presente si resti.
Le nostre
lane s'è finite gran parte e a
danari: fassene pocho prò
perché
chostano chare. A mettere qui se ne vuole buon
merchato perché
cc'à assai spese.
Secondo dicie
Boninsengna, le vostre sono in
Aghua Morta, per
anchora non è da muovere per mettere qui per le spese ànno aute d'
Arli
là e poi a ritornare a le nuove. Se qui aranno
richiesta vi si potrà
provedere e di tutto è avisato
Bonisengna e anche quelo à chonpangnia
in queste si parte in questi 3 dì per ire a
Vingnone e insieme
s'intenderanno.
Le 6
saccha di
nera de' nostri di
Gienova non s'è fatto niente perrò
chi nne lavora è fornito a questi dì passati per un pocho. Poi i
nostri di
Gienova dichono per meno di
lb
. 17 1
/2 non la dia a
danari: no
se n'aranno se di nuovo no fanno! Ònne scritto loro quanto bisongna e
sechondo diranno farò: dàccisi le migliori ci sono per
lb
. 15 1
/2 in 16
e di
chapitale vengnono quelo o più.
Vo' dite che 'l
verdetto mandi a
Vinegia a
Bindo e none a
Zanobi
perché arà del suo e que' di
Vingnone gli ànno scritto il mandano qui
e ch'i'
il manderò loro. Or non di meno i' seguirò quanto mi scrivete
per la vostra di mandare a deto
Bindo, e se volessi
Zanobi il
prendesse di chostà lo scrivete loro ch' esendo qui manderò chome mi
dite e aviserònne.
Se
zafferano verà verà
[sic] ed e mandino
conto e chon
utile si possa
finire, il farò e se nno manderò dove sarà detto.
In
peli d'
alume di
Barzalona non è da entrare ora: soncisi date per
s
.
33 e ce n'è soprabondate per un pezo.
Dite potrà esser alquante
angneline di
San Matteo fornirano in
Chatelongna: èccene assai mettitori e chi
conpra è a
termine e
pagano
quand'ànno
rifatto
danari e a le volte vi stanno morti asai. Ànno
bocie a
danari
f
. 21 in 22, cento 10 per cento, e 3
nere per 2
bianche; d'
Arlli
ragonate
f
. 16 in 17 a detto modo.
Sopra
angneline
indisee si fanno a
Valenza vegio quanto dite. Qui ne
viene da
Parigi assai e dànosi al tenpo per
lb
. 8, cento 10, e alquna
volta da
Monpilieri e dànosi per
lb
. 10 in 11, 110. Qui si
venderebono
secondo che fossono e se non veghono la chosa cho l'ochio qui non vi
sano dire sopra, sì che altro di ciò dire no ve ne posso. Come detto
v'ò la
chassa di
drappiere e 2
balle di
veli di
cotone e 2
fardelli
d'
Anbruogio di Meo è pù dì mandai a
Vingnone e per la prima n'atendo
risposta l'abino auta, che ssì piaccia a Dio. E
conto d'esse ò fate a
voi e a
Domenico e
Anbruogio e tanto nn'ò posto a
chonto de' nostri di
Vingnone.
Se que' degli
Albizi sono
paghati no ne posso altro, sono contento ma
e prendono più non debono avere.
Questa lettere è tenuta insino a dì 3 d'
aprile per non essere per chui
mandarla. E di poi dì primo per da
Gienova ebi una vostra de dì 20 e
quanto dite inteso: dicho per questa a bastanza sì che a ciò non è risposta .
Da
Barzalona non ò mai auto lettere sopra
agugle: se mi diranno di che
ragone segurò quanto dite.
A dì 30 di
marzo si partì di qui
Giovani da Pesano nostro amicho per
ire a
Vingnone e chon
Boninsengna e dirà quanto farà bisongno e di qui
non mi parto, se posso, insino che arà sua risposta e poi segurò
quanto mi dirà.
Se vengnno a partire per venire o costì o
Vingnone, che fare si viene
una volta, prenderò quanche
ronzinetto vi starà su bene i
danari e in
ciò si provederà.
I' ò
rimesso questo dì 3 d'
aprile a
Vinegia per
Francesco propio
f
.
150 d'
oro coè
lb
. 15 di
grossi per
f
. 153 qui a
Manno di ser Iachopo e
detto a
Zanobi costì li
rimetta chol più
vantagio può e a
Francesco ne
dicho quanto bisongna.
Né altro vi dicho per questa. Cristo vi guardi per
Tomaxo di ser Iohani in
Milano.
1 a
Bardo date e se no v'è fatela dare a la donna la mandi a
Vicho.
Di poi insino a dì 30 de l'altro ò mandato a
Bolongna per lo
Po insino
a
Ferara a
Nelo di ser Bartolomeo le
balle 8 di
montoni per
Aliprando Serrinieri conducitore.
Conto de le spese farò per altra.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.