Al nome di Dio, amen. A dì 28
dicenbre 1396.
A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e di poi ebi una
vostra a dì 23 de 16 per
coriere e non ebi in essa quele di
Francesco di Bonachorso: aranolle tratti fuori i
corieri che
mal fanno a non dare le lettere come sono date loro.
Avemo in essa la seconda i
Manno, auti gli abiamo più dì è e
achonci come bisongna.
Detto vi s'è sopra questi
danari
rimessi. Provedete a fare il
dovere e, quando vi si dice,
rimettere tal
somma e se di nostro
non avete traeteli a
Vingnone. Fatelo per l'avenire che v'è pur
vantagio e noi li vogliamo se si può.
A dì 19 vi traemo in
Guido di Domenicho f
. 253 1
/8 per 250
qui da
Giovani Boromei, al tenpo li
pagate e ponete a
conto di
Vingnone.
Dicimi
Boninsengna v'à
rimesso per dì 7 di
gienaio in
Giovanni Charcascione
f
. 408 e in voi medesimi
f
. 153. Questi 561 al tenpo
rimettete qui
que' di nostro vi troverete e, se poi arò bisongno, vi trarrò. E
rimettete come vi dicho però se n'è a dare parte ad altri e
speriamo questi
chanbi di qui costà si ritorneranno a loro, a
rimettere avanzate 'l più potete.
Sian bene avisati per più lettere come tutto dì v'è
passagio per
Catelogna e
Provenza e volentieri vi manderemo alquante
balle di
fustani, insino a 12, per mandare a
Barzalona. Ma non vanno ben
siquri di qui costà sì che anchora staremo un pocho a vedere, e se
altri vi mandano e noi, e aviserenvene a cciò se graz
ia si
potesse avere sarè d'avanzo. E dire' ben fermassi patti di queste
e d'alquante
merce grose ma non vegho da mandare netto e però si
resti per ora.
A
Pixa gunsono le 8
balle di
fustani e spero mandate l'aranno a
loro
vi
agio, che Dio le chonducha.
Di più
navili venuti di
Fiandra e
Spagna siamo avisati e a cciò
non è altro a dire.
Que' di
Francesco di Bonacorso di
Pixa m'àn tratto, ch'è il
tenpo il primo dì da lavoro,
f
. 725
s
. - : òli promessi e al tenpo
saranno
pagati e tratti onde dichono. E, come dicho loro, fo conto
di partire di qui a 20 o 25 di
gienaio per eserre a
Firenze per 1
mese sì che in quel tenpo c'abino per ischusi di comettere niente,
a la tornata farò quanto dirà.
Tenuta insino a dì 30 e poi ò 2 vostre de dì 20 e 21, poco c'è a dire.
Di mandare lettere per
coriere vegio che dite non si può fare
altro: alle volte venghoncesene poche non sieno aperti e
mazi e
fanolo loro e fan male e altro non se ne può. Quando le potrò dare
ad altri si farà per
risparmiare la spesa.
Vegio quanto dite sopra le parti vi scrissi di
rimettere e a cciò
non dicho altro per ora. I' fo quelo ò da
Boninsengna di fare e
non è chon danno di persona: se potrò il metterò in aseguizione e
se non potrò si starà. Voi dite fo un gran dire e che prendo tosto
il grillo: voi avete ragione che non 'l debo fare, però sono
sottoposto a
Francescho e apresso a voi e gli altri suoi
conpangni
ma non mi pare avere detto tanto che si deba avere sì a male
come vi pare abiate. Ora a queste parti resti che per
l'avenire in tal atto non sarà più a dire e per me provederò a
fare per modo che credo ne sarete contento e basti.
A
Boromeo ò promesso e
f
. 301 1
/2 per
Lanfranco Sparvieri per
dì 12 di
gienaio e al tenpo saran ben
pagati e
aconci come bisongna.
Dite detto
Lanfranco dè portare detta
somma e più inanzi al tenpo,
sia con Dio. Quando gli arò ne seguirò quanto dirà e voi aviserò.
Credo vi comincerò a mandare a questi dì parechi
balle di
fustani,
2 o 3 in 4
balle per volta come verà a punto, e non è da fermare
cho
ghabellotti perché non so chome il chamino va. Ma quando costì
l'arete e si possa mandare e avere grazia niuna, faccasi. Qui n'ò
10 in punto 12
balle.
Pasate queste
feste speriamo
chanbi per costà aranno
mutazione a
rimettere, provedete come bisongna.
Sarà in questa più lettere da
Vinegia che vanno in
Catelongna e
Vingnone, fate dovere. E 1 di
Zanobi a voi e 2 a
Francesco di Bonacorso, date.
Rimasono
chanbi dì 23: per costà 1,
Parigi 2 meglio,
Pixa 2 1
/2,
Vinega 4 1
/4 in 1
/2 pegio,
Brugia
s
. 31
d
. 2
franco.
Né altro per questa vi dicho. Cristo vi guardi.
Tomaso di ser Giovani in
Milano, dì 31.
Di poi è venuto 1
fante per
Vingnone: mandamo lettere là e
Barzalona sì che non saranno con questa e mandate per
coriere.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonano,
in
Gienova.