Guido, dirai a
Francesco ch'io sarò con lui
domenica sera e
lunidì mattina.
Stamane vo alla
vigna, con vergogna, essendo ne' dì che siamo; ma i ghiacci
m'hanno stretto, che no la pote' fare a tempo. L'
anno passato
allogai a mezzo la
metà: quest'altro, penso
allogare l'avanzo, per esser libero a fare i miei fatti
e gli altrui, poi che a ciò sono dato. Voglio
Francesco sappia prima da me che
da altri, ch'io sono a
Grignano; ove ho buono
bianco e
vermiglio: però non mando
a voi.
Pregoti dica all'
Abate di
Grignano, che
domenica dopo
nona attendo siamo a
Iuolo, con
Checco di Lione, per lo fatto esso sa; e dica a
Checco, che non
pigli altro fare, se e' fia tempo. Ancora mi fa' dire a
Francesco di Matteo,
ch'io ci sono; che ha molto caro sapere quando io sono quaggiù.
Ben penso fare in
Prato uno
mercato di terra di
fiorini 200, che è nicissità
allo
Spidale a
comperare per altri, come ne'
testamenti s'ordina. Benedicati
Dio. -
SER
LAPO, a
Grignano.