Udita la doglienza fai meco, che
Francesco pare t'abbia dimenticato, ti
rispuosi pochi giorni fa sanza avere veduto
Luca, ch'era a
Prato per le nozze
della
G. di Francesco: e dissitene quanto m'occorse. Dipoi, tornato ieri
Luca,
fui con lui, e dissine in tuo favore quanto mi parve. Ed egli, c'ha reverenza a
Francesco e a te amore fraternale, e sai che è uomo aperto, rispuose in maniera
ch'io do il torto a ogni parte; ma più a
Francesco, che può e dee più, a stare
in su quella miseria di
fiorini 15 o 20 l'
anno teco in vantaggiarsi, e fattene
vivere malcontento. A te ne do torto, che non vogli lasciarti governare a tuo
padre comunche vuole; almeno poi, e mentro se' si può dire a sua ubbidienza:
pure t'ha messo innanzi, e puoci tornare buono
cittadino secondo nostri pari,
ed è cagione d'ogni onore c'hai; e vuogli stare in iscandalo con lui per detti
15 o 20 l'
anno! Almeno, poi che se' con lui, in altro, assai grosso nella
compagnia, parmi a catuna mezza miseria; sia detto in pace. E pregoti e gravoti,
e ogni forza ti foe
ch'io posso, come a proprio fratello, che tutto con buone e reverenti
parole per tua lettera rimetti in lui, con dire: E se altro non mi scrivete,
rimango contentissimo a detti 600, solo per seguire la vostra volontà più che la
mia. Io
Lapo ti confesso di piano vorrebbono esser più; ma io voglio lasci
questo pensiero a me di farti ristorare d'altra maniera ristoro: e va' con lui,
in questa sua ultima etade, in tutto alla seconda, perchè da te il merita. Salvo
se dicessi: Io non vo' più tanto tribolare, che mi vedrò prima morto, ch'io mi
sia in
Firenze, o a
Barberino, riposato uno dì; e volessiti levare da giuoco in
tutto: e con tutto 'l mio cuore te ne conforto, e accompagnerotti qua con buono
parentado; e questo resto penso viverai in pace, e d'avventura lascerai di te
qualche buono seme naturale, e non di
schiave, che de' nove due non fanno fiori
non che frutto; e uscirai di que' peccati carnali, in che si vive chi mangia
bene e sta sanza donna. Pregoti mi creda almeno ch'io dica con fede e con buona
volontade, la quale ti proffero per tutto 'l tempo della vita mia. Raccomandoti
Piero (che penso è soperchio), e l'anima tua; e fa' quello ora che vivi, che tu
vorresti aver fatto quando verrai alla morte, o qualche parte. Cristo ti guardi. -
LAPO MAZZEI tuo. X di
dicembre.