56D
+ Al nome di Dio, ame
n. A dì X
ap
rile 1389.
Buo
n dì fa no
n ti scrissi p
er no
n essare stato gran bisognio, né da te auto
lett
era, sì che pocho ti dirò p
er q
uesta.
Io pensavo (e) pe
nso venire fino chostì p
er trarre a fine qu
... [ ] mio
amicho no
n s'è potuto fare, (e) questa è quella chagione
[ ] vivare co
ntento
se p
rima un fino o buono o reo no
n ne vegho
[ ] tanta vita ch'io n'escha o
bene o male. Nie
ntemeno
[ ] ...re vale t'adop
eri in farne un fine, sì che, se
possibile è
[ ] ...re (e) sarotti di tanto più tenuto. De! fà p
er me chome p
er
[ ], (e) simile il richorda a
Franc
escho, q
ua
ndo ti pare.
Richordoti i
d
enari da
Gienova facci
aco
nciare. No
n te ne potre' troppo
preghare
[ ] p
er gran bisognio ch'io n'ò, (e) r
ispondi.
Arai sentito chome
Ghino mio
fratello va a stare a
Londra
compagnio de'
Guinigi
com gran
vantagio (e) bello. È in grande avio. Penso
[ ] passato ora p
er chostì
(e) dettoti tutto. Sarà al piacere tuo (e) degli amici nostri intimi.
Fia con q
uesta I
.a a
Nicholò di Marcho ritagliere, la quale ti p
regho facci dare
in sua mano, (e) no
n falli, p
er amore di me.
Alt
ro p
er fretta no
n ti dicho.
Cristo ti guardi!
El tuo
Andrea di Bartalomeo salute di
Vignione.
[indirizzo:] Stoldo di Lorenzo in
Firenze, p
rop
io. A.
[mano non identificata:] R
isposto.
Risposta a dì XX di
magio.