Al nome di Dio, dì xxvij di
maggio 1394.
Ier per
Chastangnino ti scrissi quanto fu di bisongno e poi, iersera,
per uno giovane che à nome
Ghucio di Nicholaio, te ne mandai
una altra: aute l'arai e visto quanto sopra più chose ti dissi, e fattomi
risposta. Di poi nonn ò tua lettera e di nuovo non t'ò a dire, sì che mi
passerò chon pocho dire.
Io sono sopra questa mia quistione e ò principiato a una chosa ed
èssi vinto; in questi pochi dì credo avere tutto tratto a fine: che Dio
buono fine cie ne
choncieda.
Saràci una ad
Aghostino Giovaneli: falla dare e, se fa risposta, la
mi manda.
A
Nicholò dell'Amanato è venuto meno l'
agresto; pertanto fa di
mandarne uno
fiascho d'un quanto per lo primo amicho, e se tu vòi
che ti si mandi dello
acieto, il dì e farassi.
Altro non dicho. Dio ti guardi. Attendo risposta di più chose: fa
di rispondere. Dio ti guardi.
Franciescho di Marcho, in
Firenze, salute.
Monna
Margherita, donna di
Franciescho di Marcho, in
Prato.
1394 Da
Firenze, a dì 27 di
magio.