Al nome di Dio, a dì xviij d'
aprile 1397.
Ieri per
Aghometo vi schri
ssi quanto alora fu di bisognio, sì che
pe questa ci arà pocho a dire. Di poi, questa matina, pe
Nannino
n'ebi 1 vostra: sono avisatto quanto ischrivi, e per molte faciende mi
achagiono tuto dì, no ti poso fare rispostta: faròlati a bocha.
Pe chagione che noi avemo ieri uno 'paccio a la porta, no ti pote'
mandare le dete chose che t'avevo ischritto: mandotele ogi per
A
rghometto. Farai de la
chavala quanto ti schrisi ieri: fa no manchi.
Fa, se mandatto non ài per le
mule di no mandàle se no
venerdì,
quando fia detto l'Uficcio, pel
Fatorino: fa che no manchi.
Pe chagioni ch'i' ò molte faciende, no ti poso iscrive
re ora: faròlo
per agio, o a bocha, quanto fia di bisognio.
Pe freta, che
Archometo vole partire in freta, no dicho altro.
Franciescho di Marcho, in
Firenze.
Mona
Margherita, dona di
Franciescho di Marcho, in
Pratto, propio.