Al nomen di Dio, amen. A dì 9
octobre 1383.
A' dì pasati eby vostra lettera questo dì n'eby una simile di quele e alchuna
'zonta, apreso serà qui breve risposta.
La
prochura di
Gulielmo Chasini no vy poso mandare con questa: questa
mutazione di
moneta ci à tanto afacendato, no so dove sia. Se non fose bene
chativo non terebe il modo, farò di mandarla un'altra volta.
Arete
pagato li
f
. ducento vy manday a
pagare. Disivi per altra teneste hogni
modo potevate per mandarmi a ricevere serey contento fosano tolti a l'
usura sul
termine perché dati sono zu chome arete sentito. Atendo vostra risposta.
Se mandato no mi aveste a ricevere nula, a l'auta di questa prechovi chome di
miey avete me li mandiate peché ci pare hognio dì far pegio. Abiano perduto de
la
roba, e
chambi c'aitano questo renderà mala
raxone.
No mi pare del resto di
fustani abiate fato nula. Chosì vy fosano l'avanzo no li
date a meno di
f
. 38 e non vezo al
chapitale sy posano metere chostà, i
chambi
non c'aitano hora. Per questi pochy puoy sono chostà sono contento farne fine,
bene crezo serà faticha andare in questi
prexy.
E chon questa una va a
Govane Franceschy e
conpagni. Scrivoli li piacia di
darvi quel pocho resto: tropo mi do maraviglia chome vi àno deto di no, homay è
tenpo li dachino. Sono contento lezate la lettera per eser informati di ciò fa
bixogno. Fate d'averli se potete, se no ve li dano avisarensy d'altro. A Dio
siate.
Damiano da Pecina di
Melano, salute
Se voy trovaste a
baratare il resto di
fustani a tanto
zaferano orta o bel
belingero novelo per sostenere il
prexo di
fustani, sì 'l fate e subito sì 'l
mandate.
Domino
Francescho di Marcho da
Prato e
conpagni, in
Pisa. Data.