Al nome di Dio, amen. Dì 9 di
gungno 1395.
Quexto, per le mani di
Manno di ser Iacomo ebi una vostra fatta in
Pixa dì 25 de l'altro e quanto dì ò intexo, rispondo.
E questo dì ò lettera da
Boninsengna chome à mandato il
zafferano a
Viglana insino a dì 26 di
magio e qui l'atendo toxto, Idio il chonduca.
Quando qui sarà e finire si possa chon
utile il farò, se none a
Vinegia il
manderò a
Zanobi di Tadeo il finischa e quanto se ne segurà saprete.
Apresso à messo a chamino detto dì e 2
fardelli di
seta cruda e sono
inn una
balla. Quando qui sarà vedrò di mandare a
Pisa prestamente e
per salvo modo, se palerà a Dio, e bene arò riguardo a quanto dite che
per camino non abi inpaccio. Al presente non c'è
vetturale per
Pisa:
manderò chome prima e mè si potrà e aviserònne.
Questo
zafferano mandato sono 3
alude,
lib
. 155. I' ò bene auto, secondo
Boninsengna, il
costo viene a
Vingnone ma le spese insino a
Viglana no:
chome che le farò al di grosso, e di pocho le faleremo, e se chon
utile si
potrà finire si farà. E da
Vinegia anche atendo
pregio di là e vedremo qual sarà
miglore
vendita e 'l più
vantagio prendereno.
Come detto v'ò in altre,
Guido ò vicitato due volte per parte di
Francesco e
profertoli le sue chose chome ò da
Francesco. Per anchora di niente à bisongno e se
bisongno sarà mi richiederà pù tosto ch'altri. Sono anchora a
Pavia e se qui
veranno farò nostro debito e se niente comanderà sarà servito.
Per anchora non ò trovato
chavalchatura sia per l'amicho: quando a cciò
sareno vedremo d'avere chosa buona o staràssi. E chome detto v'ò, arei caro
dicessi che spese vi pare da ffare e tuttavia, trovando chosa mi paresse fosse per
lo servigio, non ghuarderei a questo ma ditelo
Nè altro vi dicho per ora. Cristo vi guardi per
Tomaxo vostro in
Milano.
Stoldo di Lorenzo,
in
Pisa o dove fosse. Propio.