Al nuome di Dio, amen. Fatta a dì 28 di
novebre 1397.
Fino a dì 20 di questo ve scrisse mia letera in la qualle iera
intrecluxa la prima
letera del
chambio lo qualle feci fare costà
cho
Raffaele Vanello di
f
. 250.
E a dì 23 de 26 di questo ve scrisse mee letere simille a la
prima. Hora di novo ve scrivo che voy faciati reffare la
letera
del
chanbio cove, como ditti in la letera, che i
dinari fosseno
pagati qua in
Francescho da Pesciano che fosseno
pagati in
Giovani da Pesciano però che per altro modo no ci è rimedio
che possa avere i
dinari se la letera non dice in
Giovani da Pesciano.
E, chomo voy scrivitti in le letere che voy m'avitti mandato
d'avixo, dicevo
Giovani da Pesciano e in quella del
chambio
dìte in
Francescho da Pesciano che me pare essere stato grande
aro.
No ve mareveliati se v'ò scritte tante più letere e cò farò finno
che da voy no abia resposta sì che ve prego che più tosto potite
che me respondati e cò no mancha.
Chomo dicho di sopra la letera dè dire in
Giovani da Pesciano
e in sì ve manda
Priore da
Vignione, se voy ghuardati in li
letere che manda
Priore da
Vignione. Altro per questa no
dicho. idio vi ghuarda sempre.
Cotono bono
lb
. 18 a
dinari lo
centinaio.
Chambi quisti di qui meliori 1 per cento.
Fiorini e
ginovini
s
. 33
d
. 9,
duchati
s
. 34
inperiali.
Fustani di 2
candelieri boni
s
. 53
1/2 a
dinari la
peza curta,
fustani di
ghuado
lb
. 6
s
. 16 boni la
peza longa.
Giovani da Pesciano, saluti da
Millano.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno chompagni,
in
Gienova. Propio.