Al nome di Dio. A di XXIII d'
otobre 1389.
Per insino a di 21 d'
otobre ricevì tua letera per
Nanni di Lucha
veturale: apresso ti rispon
do.
Per
Matarelo ti mando la
misura de'
foderi per la
Giovanna
e per la
Lucia: quelo de la
Giovanna, la
misura è leghato cho'
refe
biancho; la
misura del
chapezale, chome vol esere grande il
pezo picholo che v'è dentro; quelo de la
Lucia la
misura chom'ela
il vole grande, e la
misura del
chapezale è quela pichola ed è
leghato cho'
refe
nero.
Matteo m'à mostrato il
panno
nero e non è da ciò; se tue
ài di quelo
panno
biancho tône, o tue ne
chonpera di quelo inchilese,
e
Nicholò lo
tignerà in nero.
Mandoti per
Matarelo due dodicine di
lino di quello ò l'auto
da
Biagio d'Aleso, chome lo mandasti a chiedere.
Mandoti per
Matarelo inn uno
sacheto
panni XX, e' dodici
per te: e' sono
segnati, e gli altri otto no' sono
segniati.
Iersera ricevì per te, da
Nanni di Lucha, per ispese,
f
. due
d'
oro e
lb
. 2 di
chomino per
Michele. Questo dì ricevì un
fiascho
di
malvagìa da
Matarelo; ricevì un
padiglione e una
choverta da
chavalo.
Mandoti per
Matarelo un'
oncia di
reubarbaro e parmi sia asai:
al mio parere mi pare il migiore chotesto. La
chortina no' ti mando
per
Matarelo, perché mi pare sia tropa charicha e'
ronzino;
lunedì
farò rapichare i pezi, chome a me pare: per lo primo vi verà te
la manderò.
Questo dì riceveti una
charata di
sarmenti da
Giovanni
bastaio
e sono
fastela dugiento; èci mal paruto, e' somoli: abiale
poste in su la
volta dov'era il
grano, el su la
sala distese, perché
si rasciuchino.
Le
pianele chuse no' le mandai a chiedere a te: non è
usanza de' gra'
merchatanti d'aprire le letere che vano a
altrui
e tôre gli avisi de le lor
merchatanti; ò risposto a due letere a quele
chose chom'è paruto di necisità. Altro per ora no' ci à dire per
no' darti più inpacio, ché mi pare n'abi asai.
Rachomandami a
Nicholò e a la
Franciescha e a tuta la
brighata.
per la tua monna
Margherita, in
Prato.
Franciescho di Marcho da
Prato, in
Firenze.
1389 Da
Prato, a di 24 d'
ottobre.