Al nome di Dio, amen. A dì 29 d'
aprile 1395.
L'utima vi scrissi a dì 25 co lettera di
Zanobi e disivi quanto fe' di
bisongno, auta l'arete e niuna vostra ò poi e ora non è a dire.
Detto v'ò de' 4
otri di
verdetto mandati a
Vinega dì 22 il qual è
anchora a
Lodi e chredo in questi 4 dì partirà, Idio il chonducha. E
spese d'esso sarà in questa ponete a mio
conto e per altra vi trarrò
questi e que' del
choiame in
Francesco e diròlovi.
Non venne mai la
scritta de l'
agora da
Barzalona sì che fornite non
sono e per me no resta, se verà seguirò quanto deto avete per più.
Qui gunse più dì è
Antonio di ser Bartolomeo e partito è per ire a
Santo Antonio, Idio il chonducha. il detto non à auto bisongno di
niente: se al tornare domanderà, sarà servito.
Àmi lasciato circha
once 5 di
perle e voleano
f
. 7
oncia ed e se n'arè
a
pena
f
. 5. Salveròle insino tornerà: non trovandone i suoi
pregi le finirò.
Del servigio di
Francesco che vuole per donare non c'è anchora chosa per lui:
istarenne i noi e se troveremo chosa per lui la forniremo e diròlovi.
Son chose vuole eser
vantagate o starsene.
Questo dì mando a
Vigliana le 2
balle di
fustani di
Francesco propio:
per la prima li farò
conto di tutto.
Per lettere ò da
Viglana chominca a mandare la
roba per lo chamino
diritto ch'è parechi dì la mandano per
Reame. A lui si scrive quanto
bisongna de' modi a tenere, che Dio salvo lo chonducha.
Le
lane restano a finire solecito e poi ne farò
conto a
Francesco di
sua parte propia.
Né altro vi dicho per ora. Cristo vi ghuardi per
Tomaxo di ser Iohani in
Milano
Tenuta ins
ino dì primo di
magio e niuna vostra ò poi e di nuovo non
c'è.
Quelo chonduce il
verdetto è partito e chon altra
roba per ire a
Vinegia, che Idio salvo il chonducha.
Fustani ci si stano a l'usato e niuna
mutazione àn fatto.
Lane ora ci
si
vende poche o niente:
San Mate' fine
lb
. 15 1
/2 in 16, d'
Arli
lb
. 13
boce.
Né altro vi dicho. Cristo vi guardi.
Chanbi per
Vinega 2 per cento.
Tomaxo di ser Iohani in
Milano, dì 2.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.