Al nome di Dio, amen. Dì 3 di
settenbre 1395.
A dì primo vi scrissi l'utima e disivi il bisongno e niuna
vostra ò di poi e ora nonn è a dire.
Detto v'ò chome ò in punto
roba per mandarvi pe nostri di
Firenze e, chome prima si potrà mandare siquro a
Viglana, la
metterò a chamino che ora non si piuò sanza periglo perché
alchuno facea chontro al
Singnore ma tosto si spera
s'achoncerà sì che mandare si potrà, aviseròvene.
La
foglia d'
ottone domandate 20
mazi no vi mando punta per
chagone che non dite di che ragone né di quante
foglie vuole
eserr il
peso e se vuole eserr largho o stretto o chon chalde
o sanza chalde o se vuole eserr
raspato o nno. Scrivete a
punto e 'l
pregio e alora se
utile vi sarà ve ne manderò,
rispondete per la prima.
Aghugle vi manderò di pù ragoni, direte sopr'esse e quando
più ne domanderete mandatene
medro e sechondo il
medro vi
fornirò.
Tacce d'
ottone né
piane né a
rosetta no vi mando perché
questa
merce minute si voglono fornire molto a punto e
sechondo il paese ma mandatene una o due per
medro e sechondo
il
sago le farò fare
e fornirò bene di quante domanderete e
di buona
roba pure il
medro vengna.
Per ora no vi manderò altro aute queste fornischo e facendo
utile si potrà domandare de l'altre.
Lane,
fustani e altre chose a l'usato, se di nuovo farano vi
dirò.
Né altro vi dicho per ora. Questa vi mando per da
Vingnone.
Cristo vi guardi.
Tomaso di ser Govani in
Milano.
Francescho di Marcho e
Lucha del Serra,
in
Barzalona.