Al nome di Dio, amen. A dì 30
dicenbre 1396.
A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e vostre lettere
non ò e ora non è a dire.
Come v'ò detto a
Vinegia
rimetterò, il primo dì da cciò, que'
danari potrò e come verà a taglio e diròvelo.
Abiamo auto col nome di Dio e
fustani dal
Prato e stan bene come
che sien d'
ivernno, che Dio ne presti salvamento e
guadangno.
Dicimi
Boninsengna li dovete dare da
f
. 500 di
choiame
venduto ed
è pasato il termine e àvi detto li
rimettete a
Vinega o
Gienova:
fate come vi pare che per questo non ristarò. Non
rimettete a
Vinegia, come detto è, e que' dovete loro se mi parto per tutto
gienaio saran buoni a la tornata farò.
I' ò ora
roba in punto asai da mandare a
Vingnone nostra e d'amici
e in questi 8 dì faciavan conto mandare. Ora ò questa serra
lettera da
Giovani che andò co l'altra ch'è anchora a
Senpione
insino a dì 23 e non è potuto passare per le nevi e sì nn'è rimaso
sotto 4
fardelli, tra nostri e d'altri, che l'aran poi trovata e
spero perch'è stato alchun dì buon tenpo che saran pasati, che a
Dio piaccia chondurlla a salvamento.
E per questa chagione soprastaremo al mandare alchun dì che prima
voglian vedere la fine di questa ch'abiamo inanzi. E potrà eserr,
per questa chagione, soprastarò alchun dì più non credea sì che se
a tenpo non fossi costà no ve ne mara
vigliate che prima voglio
dar chonpimento a quelo ò da fare qui e per modo che basti e che
danno no si riceva. Ditelo a
Francescho che non (ò) tenpo scrivelli.
Se potrò anzi parta farò fine delle
scharlatte e dovete credere ne
fo mia possa.
Altro per questa no vi dicho. Cristo vi guardi per
Tommaso di ser Giovani in
Milano,
Dite a
Domenico quanto scrivo del chamino e apresso che 2
balle mandò per
Ferra
ra non sono arivate anchora e ò auta
altra
roba: atendole, e quando l'arò provederò al mandare insieme
cho la nostra
roba, che Dio ne presti salvamento.
Apresso, che risponda sopra le 2
balle di
fustani domanda se fatto
no ll'à che, s'altro no vego, per tutto questo non posso partire.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.