+ Al nome di Dio. Adì V di
gungno 1411.
Scrittovi iermattina per
Arghomento il bisongno. Non ci à poi vostra.
Dirò meno per questa.
Abiamo fatto misurare questa mattina le faccie della
chasa tutta per
piano, chome per una scritta di mano del
misuratore, che sarà in
questa, vedrete. Volendo altra
chiareza inn altra forma, il dite e farassi,
che non se ne abattè nè
finestre nè altro, solo e chome giace la faccia
per piano, inperò che non ci fu detto in che maniera s'avesse a misurare,
altro che per lo modo vedrete.
Attendiamo ci abiate mandato il
zucchero; se non, fatelo, chell'abiamo
bisongno, e diteci quello
chosterebe la
libra della
polvere del zuchero
rossa, sicchè, se noi ne volessomo, ne siamo avisati.
Mandateci per
Arghomento que' 2
Ceppi della
pietra, che
Nencio
lastraiuolo
de' avere fatti, e che 'n ciò gli vengha' achonciare, che noi possiamo
poi levare quello
ponte dall'uscio.
Monna
Margherita si maraviglia molto, che fa oggi 8 dì che
Ghuido si
partì da
Pisa, che
Lucha non abia mai scritto nulla che n'abiamo un
pocho di sospetto, chè non suole esere sua usanza; o s'egli à scritto
non ce n'avete detto nulla. Et anche si maraviglia molto di
Ghuido ch'è
6 dì partì di qui, che mai nonn à scritto nulla, che sa quello ella gl'inpose;
e pertanto all'avuta di questa dite se nulla avete da
Pisa, e chom'eglino
stanno et simile se
Ghuido è sano, perché sono tenporali chagionevoli,
et dubita non vi sia chagione. Rispondete a tutto.
Saracci I
.a di
Bartolomeo a
Pisa. Mandatela, chè monna
Margherita
vorrebe partire, chè lla moria lavora.
Chome vedete, noi abiamo fatto misurare le
finestre del
lengname, e
son chose che a noi pare non si vengha quello
pregio delle
finestre,
che de'
marmi, posto che lle sieno dipinte; sicchè diteci se volete si
facciano misurare le
finestre da per sè, et farassi. Elle sono 9
finestre
grandi di
lengname, et ànno dipinto il
lengname, e 8
finestre grandi
rimurate. Queste sono dipinte in
frescho al modo che quelle de
lengname.
E àvi 4
finestre grandi nella
chamera di
Francesco, che sono
rimurate
più che lla metà, che queste sono dipinte i
lengname chome le
finestre grandi; e àvi 13
finestre
ferrate, che queste sono dipinti
e'
lengnami; e àcci 3 porti grandi, che anche è dipinto il
lengname. Di
tutte queste chose non si
abattè nulla nella
misura di sopra, anzi in più
chose è messo per
marmi; sicchè siate avisati di tutto.
E anche ci resta a dipingnere la porta prencipale, et
tingnere e
invernichare
e'
ferri, che cci lasciorono impaniati et venonsene, sicchè fate tutto
abi sua ragione.
Altro non diciamo. Christo vi ghuardi. Per
Uficiali del
Ceppo di
Francesco di Marcho. In
Prato.
Se avete
paghare la
ghabella di
Lionardo, rimandategli il
testamento suo.
Egli mandati que'
vitelli.
L'
Aseghuizione di
Francescho di Marcho e
compagni in
Firenze.
T. M.
1411. Da
Prato. Adì 5 di
giugnio.