Al nome di Dio, dì xvij di
febraio 1393.
Per
Chastangnino ò auta tua lettera, e sono avisato il perché
Nanni da Santa Chiara
non mena se non 2
ronzini, e chome chostà a'
bisongni de l'
orticino lo farai adoperare: piacemi. Ma
Nanni da Santa Chiara
non si richorda che ci è a portare di qui a
Prato 12
sacha di
guado, che è fuori della
porta a Sa Nicholò; sì che dilli che può
menare tutti e 3 i
ronzini quando ci viene.
Veggho che ài dato ordine che
Cristofano e
Matterello e
Giorgio
achoncino l'
orticino: anche mi piacie; fa pure sollecitarli sì che non
perdino tenpo.
Nanino non andò al
Palcho, sono avisato: piglastine buon partito.
Le
fave di
ser
Chimenti avete aute: sta bene.
Dell'ordine da
Schiatta e
Meo delle
propagine si misono anno,
sono avisato; e piaciemi che abi dato licenza si faci.
Schiatta tengho
bene per praticha persona in que' servigi, e tengholo per amicho, e
s'elli durerà faticha ne' miei fatti ne sarò chonoscente.
A
Nicholò dell'Amanato ò detto chome ài fatto
vendere
staia 3
1/1 di
ceci, a
s
. 48 lo
staio: ènne chontento e dilibera di mandartene degli altri.
E' mi piacie che
Antonio di Forese abia dati
f
. 25: sollecitatelo de
resto, benché io credo ch'elli abia termine tutto questo
mese. Tuttavia
dì a
Nanni gle richordi; e se ne dà più niuno, me ne fa avisare.
Altro non t'ò a dire per ora. Sollecito d'eserre spacato del torto mi
vole eserre fatto, ma vànoci le chose più per la lungha no voremo. Dio
ch'è Singnore, a buon fine e tosto me ne rechi, e di te sia guardia.
Franciescho di Marcho da
Prato, in
Firenze, salute.
Monna
Margherita, donna di
Franciescho di Marcho, propria, in
Prato.
1393 Da
Firenze, al dì 17 di
febraio.
Risposto a dì 18 di deto.