Al nome di Dio. A dì XVII d'aprile 1397. Questa sera n'ebi una per Arghomento e quanto di' òe inteso: apresso ti rispondo a' bisogni. Piacemi abi auto per Arghomento una mia lettera e chon essa una di ser Lapo, e lla zanetta del pane e lla barletta dell'olio. Tu di' che io ti mandi domane, dopo mangiato, le bule e lla chavalla di Barzalone, cioè e lla muletta di Barzalone, e ch'io le ti mandi per Nanni e per lo Fattorino. E perché Nannino è tornato e chostì vuole venire domattina, è però dilibero mandarti per lui la chavalla e lla muletta e doman da ssera menerà il Fattorino la mula e lla muletta di Barzalone e, in questo mezo, farà Barzalone ferare la sua muletta e lla mula grande si farà radere, si che io non ti mando Nanni poché viene Nannino; ma se ttu volessi che Nanni venisse chostà chon chualchuno, per farti chonpagnia, ce ne avisa doman da ssera e giovedì i' buon'ora saranno chostì: di' quanto vuoi si faccia. Da Arghomento òe saputo la chagione perché non à menata la chavalla di Franciescho Bonsignori: e' dicie la crede menare domane cho' lle iscritture e chose ci vuoi mandare; quando ci manderai tutto, nulla si tocherà insino ci sarai e della chavalla si farà quanto detto ci ài. A Nicholò dirò chome no' gli iscrivi per non avere tenpo e chome ài parlato chon Nofri Bischeri e tutto gli dirò ciò che tue mi scrivi che io gli dicha. Le letta e ll'altre chose che ci sono (a) achonciare, achonceremo per modo ci sarà tutto bene. I cerchatori non sono venuti qui, mostra e' vadano cierchando alchuna chasa non era bene cercha. Mandaci parechi bicchieri di que' che ssono chostà. Per questa non dicho altro. Idio ti guardi senpre. Con questa sarà una di Barzalone, la quale e' ti manda. per la tua Margherita, in Prato. Franciescho di Marcho da Prato alla piaza Tornaquinci, in Firenze. 1397 Da Prato, a dì XVII d'aprile. Fatta a dì detto di sopra.