Al nome di Dio. A dì 6 di
luglio 1398.
Per Rosso e per
Pelegrino ricevetti tua lettera: apreso ti farò
risposta dove bisongna.
La lettera mi scrivesti per
Ruberto da Vernio ricevetti iesera,
e istamane per
Dino del Bodda ti fe' risposta e disiti sopra i fatti di
monna
Lorita.
A Nanni dirò istasera che dee venire a 'bergho qui, che vadia
domatina a
Bar
zalona e faciano quanto tu di'.
........... mi lasciaste no' resto mai di fare ciò ch'io poso; io vò
tutto dì a que'
panchoncelli perché si
seghino e, perché non n' à
chonpangnio, dice no' gli può fa
re []. Chome per quella di stamane
vi scrivemo, noi aremo domatina da l'
ortolano
lb
. venticinque, e
agl'atri chi c'è e chi è di fuori:
Zacheri non c'è, domane andremo
Benedetto ed io a tutti, perché ce gli troveremo, ch'è
festa, e vedremo
quello ci diranno e, se potremo avere da noi niuno quanto che no,
Benedetto dice che si richiamerà
lunedì matina di tutti.
Io andai a
Nanni di meser Arigho per quelle due
lire e dieci
soldi
e otto
denari, che dee dare di quello
panno
perpingnano ebe per
chalze, e dice che parlò chon voi e che vi dise che dovea avere
s
. venti
da
Checcho e che voi gli dicesti che saresti cho' lui e vedresti il
libro
e isbaterestigli.
E
Bolcho dice che à dato
melarance e chose
...... non sono
lb
.
III
s
. XIII
d
. X,
che noi diciamo; diteci se sapete le chose si sono
aute da lui, a ciò che si
sbattino.
I
benducci e il
panno di
Nicholaio non ne abiamo potuto fare
altro, cioè
vendergli.
A
Giovannetto da Manghone, se troveremo persona, gle manderemo
a dire e, se cci verà, gle chiederemo, se già non volesi si
mandasi là su.
Di
Cristofano vi rispondemo istamane, e avisamovi de'
grano
abiamo per anchora auto.
Le
mule vi mandiamo per
Rosso e per
Pelegrino e uno
paniere
di
nociuole, che stamane no' lo vi potemo mandare, perché
Dino no'
llo potette arechare, perché avea tropa gran
soma e
Arghomento non
vi venne, perchè à a
batere.
La ciopa vostra dice che non può fare per di qui a
lunedì.
Altro per ora non dicho. Idio ti ghuardi senpre.
per la tua
Margherita, in
Prato.
Francescho di Marcho da
Prato, in
Firenze.
1398 Da Prato, a dì 6 di
liuglio. Fatta
a dì 6 detto.