Al nome di Dio, amen. A dì 25 d'
aprile 1402.
Iersera per
Nanni nostro avemo tue lettere, chon esa una peza
di
vitella e una lettera: ebe
Antonio di Sancti ogngni chosa, chome
ci dicesti.
Nanni gunse qui chon uno grande triemito, per modo che
pareva morto e stamane si sentiva molto male; se lla
Lucia fusse
istato qua, non te l'arei ogni rimandato. Ieri ti scrissi per
Argomento
e mandati il
chonto di
Lapo di Turingho.
Mandoti
baccegni e mandoti
robilie e mandoti
insalata: la
'nsalata non è forse bella chome tu voresti, in perc
iò ch'ella viene,
la bella, cholà in sul
vespro. Dio ci dia gratia che nnoi possiamo
avere ughuanno del
pane e del
vino. Mandoti due
paia di
chalcetti
per
Nanni, e mandoti una
falce chon che ssi
seghava l'
erba a
Bolongnia.
Per non tenere più
Nanni, farò sanza più dire, perché non
ne vengha per lo chando; altro non dicho. Cristo ti ghuardi.
per la vostra mona
Margherita, donna di
Francescho, salute, di
Firenze.
Francescho di Marcho da
Prato, in
Prato, propio.
1402 Da
Firenze, a dì 25 d'
aprile.
Risposto.