Al nome di dDio, amen. Dì 26 di
giennaio 1402.
Ricievetti 1 tua lettera fatta dì 23 del
mese: rispondo apresso.
Per chagione che io,
Niccholò dell'Amanato, fui un pocho fanciendato
per cagione della
suociera di
Filippo dell'Amanato, che morì, a chu'
Iddio perdoni, non ti scrivemo. Questa ti si fa solo per avisarti delle
cose che tu cci manda
sti, le quali direno apresso quelle che ricievute
abiàno:
XI
paia di
chapponi
1
panerottolo pieno di
salsiccie
IIII
saccha di
farina
IIII
saccha d'
orzo
1
lettiera in quatro pezzi
1
coltricie
1
materassa da
llettuccio
e rechò con esse parecche
nocciuole.
E per lui ti mandamo:
il
basto della
muletta
II
barili da
olio.
Le lettere che dite, lascerò tôrre a
Stoldo.
Mandavi, per
Nanni, 1
paio di
panni lini, che sono di
Guido.
La
Margher
ita à di quelle sue dolglie ed è entro letto: i'
priegho Iddio la faccia sana.
Altro per ora non t'ò a dire. Iddio sia tua guarda. Preghoti torni
il più tosto che puoi.
per monna
Margherita, donna di
Francescho di Marcho da
Prato.
Franciescho di Marcho, in
Prato.
1402 Da
Firenze, a dì 26 di
gienaio.
Risposto.