Al nome di Dio, a dì xxiij di
febraio 1400
E fa asai non vi abiamo scritto per non vedere fosse bisongno e da voi abiamo avute
più lettere e l'ultima fatta a dì 15 di
dicenbre: rispondiamo. In questa rispondiamo a'
bisongni. Rispondete.
Delle
montonine, come per altra deto v'abiamo, abiamo finite, cioè a' nostri di
Roma,
a
tt
. 3 1
/1
dozina: farenvene conto e per questa o per la prima altra lo vi manderemo. Se
pi
ù ne volete mandare il
pregio, fate conto se n'arà e non più ed esendo magiori e
miglori a la venante.
E
grecho chiesta ci avete, vi manderemo per li primi
navili, e no mancherà e siate
cierti ne sarete bene serviti.
Salnitro non c'e di qua per ora: ricosene presso di qua a una terra si chiama
Capova
e nonn è
rifatto, ma è buono
salnitro e fa buona pruova. Per ora non ve n'è: esendovene,
on
. una
tt
. 20 in
on
. 2
costerebe il
cantaro di qua. Avisateci di suo
pregio costà. Rispondete.
Abiamo visto come la
nave per chui vi mandamo il nostro
tartaro, era gunta presso
costì a 60
migla; atendiamo dipoi a salv
amento sia gunta costà, e voi fatto d'averlo e
chontento de
nolo e provisto a finire ditto
tartaro con più
vantagio arete possuto. E
posto vi dicessimo era di
viano biancho pende in rosingno, che asai ne sentono i
vini
di qua, poi il
tartaro è bello e ben grosso che pensiamo pure lo dovrete
vendere bene.
De la
polvere abiamo visto costà, dite,
vale il terzo e altra volta non c'inpacceremo in
polvere: avemone noi 2 per uno. Finitela come meglo potete e non guardate a quello
n'abiamo avuto noi. E perché ne posiate piglare meglo partito, no l'avendo finito, faccamo
conto, ditto
tartaro, ci vengha la
charicha, posto costà,
lb
. 7 1
/1 in 8 di costì,
contando
la
polvere 2 per uno. Hora in voi
rimettiamo tutto: fate come vostro fosse e di quanto è
seguito o siete per seguire, noi e i nostri di
Roma avisate.
Voi ci avisate
pregio di
chuoia barberesche e
cera; e ditte
chuoia barberesche, di 20
in 30
quintali lo numero,
s
. 65 in
s
. 80 e non dite nè che
soldi nè alltro: pensiamo voliate
dire
soldi di
maiolichini, il
fassco di
chuoia 10. Di che vi dicamo, avendo le
chuoia di
ditto
peso, a'
pregi, siamo contenti che de'
danari del
tartaro si
ritraesse, convertiate in
ditte
chuoia, e nonn avendo finito il
tartaro, siamo contenti che lo
barattiate a ditte
chuoia
costandoci il
pregio e ancho per alchuna cosa più no resti; e quanto più grosse
fossono le
chuoia, tanto l'abiamo più charo
conprando a la vanante; e ancho a 65 in
s
.
80 a
oro al
fasco, siamo contenti le predate e a noi qua le mandate come prima e più
presto si può; e sopra ditte
chuoia ci tenete bene avisati che aremo animo a volerne
buona soma. Rispondete.
Sopra tutto guardate che il
choiame sia bello e frescho perché à miglore
spacco e
condizione.
Ancho vengnendovi più a taglo e paressevi facesse più per noi
baratarlo a
ciera,
siamo contenti. Voi ditte
vale
lb
. 33 in 33 1
/1: questo vi dicamo per
ispaccare il
tartaro;
e no posendo avere
chuoia, che toglate la
cera e mandiatela simile come prima e più
presto potete.
Noi vi diamo la
comessione largha perché voglamo faciate de le nostre cose come
faresti de le vostre, e in cò potete e sapete ci
vantagiate a vostra possa e che siamo bene
serviti, e quanto seguite o siete per seguire n'avisate.
Ditte se vi vengniamo a mandare
alume di fecca, che sia solo 4
caratelli avendolo a'
pregio ci paia da farne
hutile, e così faremo e aviserenvi che seguirà.
Le
pene di struzolo avete a
Pisa, se mandate no ll'àno, no lle fate mandare perché
nesuno
spacco ci àno.
L'
olio vi chiedemo ci mandasi non fornirete per nonn essere a' nostri
pregi:
rimanghasi, e ancho noi nonn abiamo bisongno, sì che no chale altro dire. Come si
mantiene per ongni lettera ci avisate: qui
vale ogi, cio
è costerebe la
botte spaccata,
on
.
3
tt
. 20; e come fosse più richiesto
moterebe.
Abiamo visto che di costà non si può trarre nessuna
vettuvagla, ma dite che di
Barberia
aresti il modo ad averne; e del
pregio verrebe il
grano, rimangnamo avisati, che per
huano non ci fia bisongno da le parti di qua; e le
semente mostrano bene, sicché ciene
fia dovizia: parendoci altro, lo vi diremo. Volgi.
Il
chomino e
risi vi chiedemo, perché costà nonn era a' nostri
pregi, no llo avete
fornito e a
Valenza avete mandato la nostra lettera e scritto loro lo fornischano là: che
sia in buonora! Atendiamo l'abino fornito e mandato e che l'abiamo per li primi
navili.
Da
Barzalona abiamo, per lettera fatta a dì 30 di
dicenbre, che di ditte
semente di là le
potavamo avere al
pregio e ancho a miglore
danaro che da
Valenza, per le molte spese
dichono àno a trarle di
Valenza; e sì dichono a voi àno scritto i ditti di
Barzalona se
volete le fornivano loro. Hor noi pensiamo arete provisto donde si facca più per noi e
che più presto l'abiamo: da voi e da loro l'atendiamo sapere. Che Idio ne presti salvamento
e
guadangno. Rispondete.
Piaceci abiate promessi a
Bernaba Pinello le
lb
. 250 i lui vi traemo; poi li arete
paghati e posto a
conto de' nostri di
Roma e
ritrattoli da
Barzalona e ditte li ponete a
conto de' ditti di
Roma e noi e loro avisatone.
E sì promettesti a in
Colonbieri,
lb
. 14
s
. 5 vi traemo per ditti di
Roma; e sì avesti da
Ghabriello Murta,
lb
. 13 per
duc
. 13, ebe tra
Roma e qui. Co' nostri di
Roma di tutto
v'itendete, che per loro vi traemo ditte
lb
. 14
s
. 5 e a loro
conto abiamo. E perché siate
bene avisati,
duc
. 6 ebbe qui e
duc
. 7 n'ebbe a
Roma e a in
Colonbieri niente ebe, nè qui
nè a
Roma, perché li ci rendè e a niente a vostro n'abiamo, nè noi nè i nostri di
Roma.
Dite v'avisiamo se
fichi bianchi o
neri àno qua
spacco e di loro
pregio, che vi diccamo
sono cose che se non ci vedessi u grande
guadangno no se ne voria inpaccare, perché no
riesce mai l'aviso, sì perché si guastano e
basano a le volte di
pregi.
Varebono, i
bianchi
de la
Cantera,
tt
. 4 la
sporta grande; di cotesti di costì, la
sporta grande,
tt
. 2 1
/1 in 3;
neri non c'àno
condizione. Siatene avisati.
Becchine di
Valenza, se n'arebe ogi
f
. 22 d'
oro del cento e non più: soliano
valere 24.
Di cotesti no sapiamo dire: voi sapete come sono; ragionate a la venante.
Abiamo visto costà si
spacca asai
lacha matura e dite, vegiendo da metterne costà a
pregio, si potesse dare per
lb
. 90
charicha, qui, e noi ci vedessimo
hutile ve ne mandiamo
perché dite se ne
spaccerebe asai. Ora e' non ce n'è: arivandocene a'
pregi ci piacca,
ve ne manderemo, ma pensiamo per le nuove di
Soria dovrà montare costà. Avisateci
che segue. Rispondete.
Il
romanescho che nonne intendete, si è
paonazo schuro. Se vi pare da mandarne
de'
pani seguite quanto meglo vi pare, ma asai chattiva
richiesta ci àno e questi catalani
li dano a buono
mercato. Sicché tutto pensato ci pare nonne mandiate; non di mancho
seguite quanto vi pare. Rispondete, e sì come costà si mantenghono di
pregi.
Meleghette se n'arebe
tt
. 2 in 2 1
/4 de la
libra, e una
libra di qua è chome quella di
Gienova: parendovi da farne
hutile ne mandate. Rispondete.
Grana nonn è per qua.
Chuoia barberesche di
quintali 20 in circha il cento,
on
. 11 in 12; le 100
chuoia, di
quintali 25,
on
. 15 il cento e pure meno; l'altre a la venante, secondo sono.
Noi abiamo dato ordine d'avere buona soma di
tartaro vermiglo e tutto quello potremo
ricorre vi manderemo presto, e fia per la
nave fu di
Matteo d'Ugho o per quella
d'in
Piliccieri, che per mezo o per tutto
marzo sarano
spaccate da
Napoli, perché 1
/1
marzo si debe rendere il
Castello Nuovo a
Re e, avuto fia, tutte le
navi arano
licenza.
El
tartaro avete costà, no manchi lo finiate presto, a ccò che quando vi manderemo
quest'altro no lo vi trovassi adosso, che pensiamo fosse poi più fatichoso a finirlo, sicché
finitelo presto. Rispondete.
Tenuta a dì 28 di
febraio; poi non c'è vostra lettera e di nuovo non vi abiamo a dire.
Siamo a' vostri piaceri.
Canbi: per costà,
.h
.;
Firenze, 48;
Gienova,
lb
. 7
s
. 16 e abialli questi per meglo
valere: ongni giorno direnvi che farano.
Angnolo e
Giuliano, in
Ghaeta. Cristo vi guardi.
Quanto vi dichono e' nostri di
Ghaeta di
chomino e
risi, siamo avisati. Che vi diciamo
per niuno modo
chonprate
risi, ma
chomino sì, e per lo primo pasaggo il mandate:
che Id
io salvamento ne
conceda.
Per più altre v'abiamo ditto di più chose chiestovi e quanto abiavate a seguire e,
come vi s'è ditto, nè
risi, nè
uve, nè
datteri non ci mandate: l'altre chose, sì. Chosì fate e
noi avisate di quanto seguite.
Altro per questa non diciamo. Siamo a' vostri piaceri.
Per
Firenze, 1 1
/1;
Genova, 2 1
/1, mè questi;
Vinega, 1 3
/4;
Bologna, 2;
Pisa, 2 1
/1,
mè quelli.
Angnolo e
Giuliano, i
Roma. Cristo vi guardi.
Se avesi visto questa
lettera prima che questo dì 7 d'
aprile, arei fornito il
comino e
mandato per questa
nave d'in
Pugiades che venia a punto; ma non òla letta se non ogi e
samene male e langue nel partire.
Francescho di Marcho e
Cristofano di Bartolo, in
Maiolicha
1400 Da
Ghaeta, a dì xj d'
aprile
Risposto