Francescho di Marcho
Dì xxiiij d'
aprile 1388
Sino a qui è
chopia di lettera vi mandamo ieri per
Luigi Fratasso
nelle mani di
Nicolò di mastro Pellieri e una di
Francescho nostro;
dipoi questo dì, per
Angnolo Tigliamochi, avemmo ij vostre lettere
fatte dì 2 e dì 11 di questo e in essa una de' nostri com'eser dovea.
E vegiano il
salnitro gunto e che faresti d'averlo dal
Gittalebraccia,
ma che chostì avate cercho di
venderlo e nonne trovate
pregio: parmi
diciate da
f
. 5
centinaio e che n'avete mandato
saggio e scritto a
Genova e a
Firenze.
A che vi rispondiano che se a voi pare no 'l diate per meno di
f
. 7,
però ch'io non vegio di qua di questo di
Chapova o di questo
regno ve
ne possa esere venuto, nè ve ne possa venire che non debia
valere
f
. 7
a la spesa e a'
rischi ci sono. Avete chostà chotesto e 'l
Parte Guelfa ve
n'à 4
charatelli e qui n'à il detto altri 3 e noi altri tre, e non
vegiàno onde mai poterlo mandare e pure si dovrebe
vendere il
pregio e
se
navilio si mettesse per
Fiandra
varebe meglio. Or noi la rimettiano
in voi che sete in sul fatto; se vi pare da sostenerlo a
f
. 7, sì 'l
fate e se nno lasciàno fare a
Manno quello crede ben sia, faccia.
Pregio di
chotoni e altre chose, udimmo; e che se la
navetta prese
Francescho fosse venuta, avresti mandato alchuno
saccho di
chotone. Or
voi no l'avete fatto e tutte le
navi da
Genova per
Levante e
Romania
sono venute e oggi è gunta la
'Nperiale: spaceràssi subito. E perché a
Palermo è gunta d'
Alesandra la
nave di
Luigi Lantero e de'
Latinucci
ed à
chotoni assai e là
scharicha e subito ne saranno qui assai,
pertanto niente ce ne mandate: staremo a vedere. Che Dio ci mandi
pace. Altro non vi diciano. Il
pregio del
salnitro rimettiano in voi.
Dipoi questo dì 25, vi mandiano a
paghare a usanza, a
Meglio di Giovanni di Meglio,
f
. .l
. d'
oro per la
valuta qui dal detto, a
carlini 50 1
/1 per
f
. 5: ponete a nostro
conto. E perché vi traiano
f
. x più non avete, abiate pacienza che mai non potemmo trovare la
somma: altra volta vi
ristorerete cho noi, e se nno, al
vendere di
chotesto
salnitro avete chostà. Ancora vi guardi Idio.
A tte,
Manno, 2
coltella da
tavola e 3
lucerne stagnate a uno
lume che
tutte sono qua a 4
lumi e grandi da
celle, e abia gròlia delle
'nvestite ti faciano fare, sanza scrivello a
Lodovicho.
Dì xviiij di
maggio 1388
Sino a qui è
copia di lettera vi mandamo dì 26 dell passato, e dipoi
nulla vostra non avemmo e di nuovo non c'è a dire altro, se nno venne
la
saettìa di
Biello Barone e avemmo lettera di costà fatte dì 4 e voi
nulla ci scrivesti.
Da
Palermo ci sono venuti già de'
chotoni della
nave vi
scharicha ed
èci tornato a
pregio douto.
Il
salnitro abiate a ricordo. Cristo vi guardi. Per
chosta 50 1
/1
Firenze 50,
boce, ma nulla si fa.
per
Sandro e
Guido e
conpa
., in
Ghaeta
Francescho di Marcho da
Prato, in
Pisa
Da
Ghaeta. A dì xxxj di
magio 1388