Al nome di Dio, a dì xxvj di
settenbre 1399
A dì xviij di questo, co lettera da' nostri, vi scrivemo a
chonpimento; e poi ricieuto non abiamo vostra lettera, direnvi che
bixognia.
Mandamovi prima, e qui fa la seconda, che dovete avere da' nostri
f
.
125 d'
oro, per
on
. 19
tt
. 17
gr
. 10 di
carl
., a vostro e loro
contto,
a 47; farete d'averili e porete a nostro
contto e aviserete.
Chome v'abiamo detto de'
danari de' vostri
panni, restiamo a 'vere da
Chola Perghola,
on
. 10 e aremoli auti a
Roma digià; ma per chagone de'
bianchi ci scrivono li nostri, no
li ànno poxuti avere. Solicitianeli per ogni, e quando auti li aremo,
vi si
rimetterano.
E da
Ghuido d'Amato dobiamo avere
on
. 8
tt
. * e avamo diliberato
mandarvi uno govane a
Chapova a prexentarlli lo
stromento e poi, per
questi
bianchi, non s'è potuto; ma finito la divozione qui, vi
manderemo e, auti che sieno, ve n'aviseremo e
rimetteremo ogni
resto:
siate avisati.
Avexati v'abiamo de' vostri 7
panni di
Valenza e de'
Gigniachi, di
vostri di
Pixa
venduti, e non vi s'è potuto mandare anchora il
conto
d'essi: farèlo per la prima altra sanza mancho, sì che starà bene.
E più non v'abiamo a dire. Idio vi ghuardi.
Kanbi: per costà, 46 1
/1
in 47;
Genova,
lb
. 8
s
. 3;
ducati,
tt
. 4
gr
. 18;
fiorini,
tt
. 4
gr
. 17;
ducati romani,
tt
. 4
gr
. 15. Per
Antonio e
Doffo e
conp
., in
Ghaeta. Dì 27.
Franciescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo, in
Firenze
1399 Da
Ghaeta, a dì 14 d'
ottobre