Fratel charissimo, per
Tommaso ebbi tua lectera, la qual viddi
volentieri molto
e non dubito puncto che per bontà di te
e sì per la
memoria di
Caroccio che fu ad te
e a me
padre tu ài facto
e farai di
Francescho mio
figlio come di tuo
nipote e figliuolo,
e così ti pregho.
Questa
villa di
Vignone è molto disposta male a far buoni giovani p
er
molti casi
e dispositioni che cci ocorono in fare cadere chi non è ben savio
in viçii
e mali costumi. Et pertanto diliberai insieme con
Tommaso mandarlo
di costà, dove si vive più honesto che qui. Et se potesse, il pregai che
l'aconciasse con qualchuno come ben gli paresse, benché molto più mi sarebbe
grato che fosse con voi per più ragioni. Nondimeno ti pregho quanto posso ordini
di llui quanto t'è di piacere. Io l'ò dato ad te
e a
Tommaso. Fatene come di
vostro
e a me scrivete quel che vi pare,
e io ne farò quanto mi
consiglerete. Altra cosa è che sia apresso di te o di
Tommaso o d'altri che non
mi conoscha
e che non si curi di gastigare
e riprehemdere il fanciullo
quando falla come fareste voi.
Qui sono oggi novelle certe come
domenicha passata d'ora in
Marsilia il
papa
andò a
San Francescho cu
m tucti i
cardinali e vi di
[= v’udì o vi
disse] la messa
e fecesi un sermone dove fé legiere una
bolla, la quale à
fatta, che contiene com'è disposto
e obligasi a unire sancta
Chiesa per
resignatione
e cessione del
papato sança niuna
reservatione. Questa è buona
novella perché si spera aremo in breve tempo l'unione di sancta
Chiesa. Idio ti
guardi sempre! Sono al tuo piacere. Scripta in
Vignone, a dì 9 di
febraio.
Per lo tuo
maestro
Naddino
medico da
Prato.
[sul verso:] Cristofano da Barbarino in
Barçalona data prop
rio
etc
..
[mano: Cristofano] 1406, da
Vignone, dì VI di
marzo.
| R
isposto.