Al nuome di Dio ame. Fata dì 18 d'
aghosto 1384.
A dì 15 di questo ricevemo vostra lettera per questo medissimo
fante fata a dì 4
di questo e pocho vi diremo per questa per fretta del
fantte.
Siamo avissatti che anchora no avete
spacate le 4
peze di
panni di
Melano e le
due
peze di
Como né simille i
panni brescani e più no se ne può. Vogliamo che i
panni brescani si stiano uno pocho che ce venghono tropo chari e inanzi ch'a
darlli per
f
. 22 li faremo inanzi tornare a
Brescia. Ma perché sono chostà sono
chontento che insino a
f
. 25 li diatte al
termine e no per meno. E vogliamo che
le altre 6
peze ne facatte fine chome potette al meglio. E forte mi maraviglo
che ditte sono date per
f
. 37 sì buoni chome nostri che questo non potremo may
credere però che qui
varebono, chossì ten
uti,
f
. 42 la
peza o più. Sono
gientte che ànno voglia di stare in secho: so bene che
Antonuollo da Chanttù
à ussanza di chossì fare.
A dì 12 di questo per
Pane Perdutto vi mandamo nostra lettera e chon essa
una vi mandava
Tieri e una a
Francescho di Bonacorsso, aretella autta e
risposto.
Siamo avissatti che ditte che le
lane no avette anchora autto da
Barzalona da
Falducco. Avisso che ogimay vi sarano giuntte che in verittà io ne sono istatto
in grande pensiero però che io sentto che il mare è pieno di
chorssalli.
Chome per l'altra vi dicemo, quando dette
lane arette chostà potendolle
vendere
con alchuno
utolle sono contento le
vendiatte. Quanto che no, fatte
lavare la
mia partte che mi tocha e di prexentte la mi mandatte a
Cremona a
Grighollo Chalzavacha
che ne faca mia volonttà. E asortittamente fatte che io abia la mia
ragione e
buona chome l'altra che mi pare mi vengha il terzo di tutta quella
lana. E
sentto che detta
lana è fenissima e per talle sono disposto di non
vendarlla per
perditta. No so quello renda il
chintalle di
Barzallona al
pesso di
Pissa:
piacavi di dirci il
pesso che rende a cò che io ne sea avissatto.
Per l'altra v'abiamo detto che per lettera fata a dì 7 di
luglio in
Barzallona
che detti
Falduci e
Antonio v'àno
rimesso per noy in voy medessimi
f
. 596 d'
oro.
Il perché abiamo iscritto a
Vinegia a
Mariano di Sozino che vi mandi a
paghare
f
. 600 d'
oro e però
paghatelli per sua letera ongni volta che l'abiatte
da luy di fare insino a la detta
soma. Avisso che vi
rimetarano de li altri
anchora per noy.
Voy ditte che la
lana
vendeste più dì fa
f
. 6 1
/2 e che il termine sarà in
questi tre
messi: so bene che
vendeste il terzo di prexente. Tenette modo di
spacare i
bordi chome potette.
Questo dì se partte
Tieri di Benci per andare a
Vingnone con buona compagna,
Idio il mandi a salvamento.
Però che io mi pensso che
Antonio di Ghucco sarà chostà secondo abiamo
lettera da luy da
Barzalona vi mandiamo con questa una sua lettera: piacavi di
fare che l'abia e per questo
fantte di tutto mi rispondete. Altro per questa non
c'à. Dio vi ghuardi. Con questa è 1 lettera di
Francescho di Bonacorso,
piacavi di dalla.
Bascano da Pescina di
Mellano, salute.
Domino
Francescho di Marcho da
Pratto e
compagni,
in
Pissa.