Al nuome di Dio ame. Fata dì 24 d'aghosto 1384. L'ultima lettera vi manday a dì 18 di questo per Ranaldo fante e chon essa una a Francescho di Bonacorso e compagni e una a Falduco di Lombardo e Antonio di Ghuco. Per detta e per altre di prima v'abiamo iscrito quanto è suto di bixogno e puoy non c'à altro di nuovo né vostra lettera non avemo e àci poco a dire. La chagione di questa lettera sie che questo dì mandiamo a voy Ghuicardo da Pescina nostro ed òne ordinato ne vengha a chassa vostra e non arà dimora più che 4 o 6 dì. E la chagione perché e viene, la principalle, sie per alchuni fatti del nostro Singnore per alchune mercatantie che in tempo di madona Reyna forono mandate a Pissa e a Firenze ed a Genova, e da Gienoa anche a Pissa, in mano d'alchune persone che vi dirà a bocha. E però bisogna che voy siate con luy per lo modo vi dirà e che l'aitate e consigliate chome òe fede e isperanza: il modo da tenerevi dirà deto Ghuicardo. E deta roba è grande soma e mandolla Piero Foglata e choviene vedere a Ghuicardo se le chosse sono in Pissa e se sono bene chondote chome si dè. E però vi precho che voy siate con deto Ghuicardo ad aitallo e consiglallo che puoy se n'andarà a Firenze per simille modo e farà là chome arà fato a Pissa, e quello farette a deto Ghuicardo reputarò fato a me. Per più lettere v'abiamo deto che le 4 peze di panni di Mellano e due peze di panni di Chomo dobiate dispacare per lo corsso de la tera ma che i panni brescani no si vendano per meno di f. 25 peza chome che ne perdiamo grossamente. Ma vogliane fare fine e a Ghuicardo abiamo ordinato tanto che starà chostà ne sia con voy e che se ne faca fine. Chossì vi dico de la balla di bordi che tanto tempo fa avete che may non avete spacata che ne facatte fine o a termine o a danari secondo il corsso e Idio ci dia meglo a fare d'altre chosse. Se de invogllie di panni non n'avete fato fine sì 'l fate. Per altra vi dicemo chome da Barzalona abiamo lettera da Falduco e da Antonio che a dì 7 di luglio vi mandarono a ricevere per mia ragione propria in voy medeximi f. 596 d'oro. Di che per due lettere abiamo iscritto a Vinegia a Mariano di Sozino che in kalende di setenbre prenda per chambio f. 600 e che li vi mandi a paghare sì che li paghatte. E dicemo de la lana di Sarra che detti Falduco e Antonio vi debono avere mandatta di Chatallogna che noy vi siamo al terzo o cercha cò che potendolla vendere con utolle la vendiate. Quanto che no che la mia parte facate lavare di prexente e mandatolla a Cremona a Grighuollo Chalzavacha che ne faca nostra vollontà. E fate per modo che noy abiamo nostro dirito e a Ghuicardo òe ordinatto ne faca suo dovere con voy che o l'uno partito o l'altro se ne prenda e rispondete Io mi penso che Antonio di Ghuco sarà chostà secondo òe lettera da loro ché da Barzalona dovea partire per venire chostà cercha dì 24 di luglio in suso uno navillio. Idio l'abi portato salvo che grande rischio chore ogi a mandare per mare. Iscrivetemi chome aconcaste le chamoce 12 che vi mandamo più tempo fa in una balla di fustani di ghuado di primo chosto e di spexe. Perché io sono in più chosse infacendato no vi scrivo altro, Idio vi ghuardi. Bascano da Pescina di Melano. L'andata di Ghuicardo è rimassa perché uno fatore è venuto che à portati i conti che molto l'òe charo. Non c'à puoy altro di nuovo. Chiusa dì primo di setenbre 1384. Con questo à 1 lettera a Francescho di Marco a Firenze e 1 a Lodovico di Bono, mandatelle loro. Domino Francescho di Marcho e compangni, in Pissa.