Al nome di Dio, amene. Fatta a dì 23 d'
aprille 1393.
Iesara ebi 2 vostre lettere l'una fatta a dì 18 e l'altra a dì 15 di questo.
Avisato sono di
f
. 350 avete
paghati a
Iachopo Sardi i 2 lettere, sia chon
Dio. E sì vegho chome i nostri di
Vingnone no v'àno ichora
rimeso i
f
. 600: ogi
o domane o prr
imi datori vi manderò a
paghare
f
. 300 e se no ve gl'àno
rimesi traetegli loro da
Vignone.
Bonisegna è sì lugho che mai no si sae trare
uno
danaro di
chassa.
Avisato sono chome dite della
pelicieria avete alquna
balla e che n'aspetate di
Provenza e di
Chatalogna, sia chon Dio. Òlo detto a l'amicho mio e se l'avesi
inazi di qui partisi e voi me n'avisasi lo farei venire isino chostì per
chonperalle.
Egl'è vero ch'io ò auto lettera d'
Andera di Bonano e più lettere venute da'
nostri di
Vingnone.
Andea, io
Tieri credetti partire di qui a dì 24 di questo:
ora perché da
Vignone m'é istato chiesto asai
roba di qui no poso ichora partire
e qui istarò isino a dì 3
o 4 di
magio. E
Stoldo mi soleci
ta ch'io ne
vada: sarebeci tropo
dano ed òe ichora bisogno inazi di qui parta
f
. 800
ch'io vi manderò a
paghare inazi parta.
In questa vi mando 1 lettera a
Firenze a
Domenicho di Canbio, mandatella per
modo salvo e altro per ora no vi dicho. Idio vi ghuardi.
Tieri di Benci saluta di
Melano.
Franciescho di Marcho e
Andea di Bonano,
in
Gienova.