Al nome di Dio, amen. A dì 12 di
febrayo, in
Milano.
A dì 28 di questo, coè del pasato, n'ebi una vostra in
Serravalle fatta dì 27,
ciò fu quella mi mandasti per lo
fante vi manday. Da poy non v'ò scritto né
avuto vostra lettera, òvvi pocho a dire.
E lla magiore chagone di questa lettera sie per avisarvi chom'è della chagone
perché avevo a venire chostà. Voy m'avete messo in magore visibilyo non ero
prima e di niuna chosa che vi diciessi m'avete risposto riciso, il perché è di
bisogno la venuta chostà pure che fare lo potessi sichuramente. E bene lo farey
ora se non fosse che aspetto una risposta da
Vignone, per uno
fante propio vi
manday da
Viglana, per la quale domattina mi parto e vonne a
Viglana che è
pasato il termine che 'l
fa
nte debe 'sere tornato. E se que' di
Vignone mi
graveranno della venuta mya di chostà lo farò ma male volentieri mi metto per
chostà vinire e però se potrò farò sa
nza venire salvando myo honore.
E perché voy dite per la lettera vostra, nella choncrusione delle chose vi
scrissi aveo bisongno di chostà, che di tutto seguyrete quanto per que' di
Vignone vi sarà scritto e che aspetate la lettera lascay a
Tomaso qui a dì 17
del pasato. E yo so che quelli di
Vignone nie
nte ve ne dichono se non che mi
vi racchomandano e che voy m'ayutiate e chonnsigliate di quello v'arò a ffare e
a me per richordo dichono altrimenti, cioè che di gran parte delle chose vi
scrissi riferischa cho voy e qua
ndo mi parto quello mancha avisi voy e che
voy lo faciate voy.
E in ispezialità, quando li amici vi scrissi mandano la
roba dove participiamo,
ve lo debono dire e voy prendere la
sichurtà al modo fiorentino per quello ci
tocchase, intendete venendo la
roba per mare, e anchora perché voy cie ne
avisiate sicché noy sapiamo dove e chome la
roba nostra va sicché inganno no ne
possiamo ricevere. Chome vedete ora de' 10
pondi di
pepe che anchora non sapiamo
di certo quali si sono i nostri, coè se sono quelli sono rimasi chostà o quelli
furono
charichi in sulla
nave che, chome vi scrissi anzi le male novelle della
nave, e nostri 10 erano e rimasi chostì. E poy erano e nostri quelli che furono
charichi e disivi voy sapessi qua sono i nostri e voy niente me ne dite che se i
nostri fosono chostà li farey subito per terra mandare a
Vignone. Pensami che
loro tengnano in chollo tanto vegano se lla
roba si rià o per che modo e que'
che sarano in pigore
condizione toccherano a noy e però credo no v'abiano voluto
dire spacifichatamente qua sono i nostri o dove. Priegovi vi piacca volerlo
sapere da lloro se potete e n'avisate que' di
Vignone.
Dell'altre
spezie e
indacho e altre chose
cho
nperate a
Damascho overo a
Baruti niente me ne dicesti se chostì erano giunte o no che noi pensiamo di sì,
le quali se chostì fossono tutto volavamo per terra andasse a
Vignone e voi
niuna chosa me ne rispo
ndesti overo yo no vi chontay che chose erano
spacifichato perché no mi pareva di bisogno. Anche vi vò pregare lo sapiate e
n'avisate que' di
Vignone e aoperate sia mandato o per mare o per terra il più
presto si può per lo modo detto, coè cho lla
sichurtà se per mare mandano, e che
voy ne siate avisati da lloro.
Dell'altro fatto voleva
Nicolò io lo facessi vedere e se fosse una chosa molto
fine vuole al tutto che nelle parti di là si
venda e non chostà. Pensavasi
Nicolò io la portassi: voy niente me ne dite se non che credete, alla tornata
dell'amicho, diliberano mandarlo là che anche vi vò pregare sapiate che
diliberano e che ve lo dichano se mandano sicché non avenga chome del
pepe.
Da
Giovanni da Chatto di
Serravalle non presi
danari nesuno e lla vostra
lettera mi mandasti ch'andava a luy ò data qui a
Tomaso di ser Giovanni
che lla vy mandi: siatene avisati che
danaro nesuno ò preso a questa volta.
E
grossi sey desti al
fante ponete a
cho
nto di que' di
Vignone.
Io sono venuto qui in
Milano per alchuna pocha
roba che c'atendavamo da
Vinegia
di nuovo coè oltre a quelle avevo a
Vigliana la quale tutta n'ò messa innanzi e,
chon Dio innanzi, domattina mi parto per andare a
Vigliana e avuta la risposta
da
Vignone farò mya possa di tornarmi a
Vignone sanza andare altrove o venire
chostà. E però vi priego che alle chose vi scrissi per quella da
Seravalle
v'ingegniate dare opera per lo mellglo modo
potete e non guardate perché que' di
Vignone no vi scrivano sopra di ciò
però ch'elli si credeano yo venisi chostà e cho ll'ayuto vostro vi dessi
chonpimento.
Per questa farò sanza più dire per ora se non che Cristo se
npre vi guardi per
Bartolomeo di Francescho, salute di
Milano.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno, in
Genova.