Al nome di Dio, amen. A dì 12 d'
agoxto 1395.
A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno. Di poi a dì
3 per da
Vingnone co lettere de' nostri n'ò una vostra de dì
21 de l'altro e visto quanto dite rispondo.
Di più
danari tratti a
Gienova e
aconci non è altro a dire.
Arete poi auto i
conti a punto vi mandai e provistoli e
chancelata
ragone da voi a me.
Quanto avete seghuito de'
fustani mandatovi sono avisato non
se ne può altro. Arete auto de' 2
chandelieri qual'erano
miglori per costà però di que' vi mandai v'à 'lchuno
vantagio
da l'uno a l'altro.
Il
zafferano ebi più dì è e qui non si poté finire a
s
. 45. E
per lo mè, chom'ò da' nostri, il mandai a
Vinegia spero se ne
farà asa' mè che qui. Àcci di questo di
Monferato che fa loro
dano per
s
. 58 in 60 ci si dà
libbra.
Che fanno
lane in chostà sono avisato, qui si fano a
lb
. 15
in
s
. 10 cento. Potendosi mettere per da
Gienova qualche
grasscia vi sarebe ma questa
guera no ne lascia venire pelo e
da
Pisa c'à tante spese che se ne perderebe.
Al presente questi moncaschi si sono forniti a
Vinegia di
lane di chostì che le possono chondure che venghono loro
lb
.
15 1
/2 o 16 e poi li
barattano a
panni moncaschi.
La
valuta di
merce per costà ò auta due volte e l'una
achonca
mè che l'altra, àvi asa' chose
chostano più qui no vi si
venderebono in chostà. Ora i' fo mettere in punto 100
migliaia d'
aghore di
fero e d'
acciaio per chostà e
chonpero
qualch'altra chosa e farò una
balla e manderòvela.
Maglia al presente c'è mal fornito, è chara e nonn è bela. E
se in chostà n'à bisongno si vuole dire di che
peso e se
voglono eserr a
botta o
chacate o lasche o serate.
Filo passaperle e altre chose domandate vedrò se si potrà
avere a
pregio douto e manderò.
Le lettere a
Vinegia mandai.
Né altro vi dicho per questa. Cristo vi ghuardi per.
Chanbi per
Vinega 4 3
/4,
Gienova 3 1
/4,
Pisa 2 per cento
pegio.
Saràcci una a
Simone, date.
Tomaxo di ser Giovani in
Milano.
Francescho di Marcho e
Lucha del Sera,
in
Barzalona.