Al nome di Dio, amen. Dì 18 d'
agoxto 1395.
Scritto e
sugellato, questa mattina cho lettera de'
Boromei
n'ò una vostra de dì 10 dove avisavate de'
danari
rimessi a
Manno da
Parigi: al tenpo se ne farà buon chonpimento e voi
aviserò. La lettera mandato ò dato a essi.
È qui venuto
Tomaxo di Nicolò ch'è chon
Qurado di Filippo e
secondo dice è venitto dietro a
mesere
Baldassare pe fatti di
Brianzone e spera buon fine aranno. Ora, il detto non pensava
venire qui che 'l chredeva trovare presso chostì, di che mi
pare vorà
chonprare un
ronzino e altro per irsene a
Vingnone
quando arà risposta e credo starà da 8 dì. Ora eli scrive a
Qurado di Filippo facci abi qui
f
. 50 in 60 e, perché non ci
chonosce altro che me, dice ve lo scrivi e però per fali
servigio, dite se bisongno avesse si li danno e chostì ve li
farà dare a
Qurado e a lui ne scrive. E questa lettera vi
mando cho le sue che le recha il
Mutolo
coriere che rimena u
ronzino menò in qua.
Di poi questa mattina ò finito un
sacco di
lana a
lb
. 15
s
.
15 cento: restami uno
sacco, daròli fine e
danari di questo
saranno a
chalendi e sì n'ò promessa.
Né altro dicho e di nuovo non è. Cristo vi ghuardi per
Tomaso di ser Giovani in
Milano.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno,
in
Gienova.
Co lettera di
Qurado di Filipo.