Al nome di Dio, amen. A dì 20 di
settenbre 1395.
A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bixongno e poi non ò
vostre lettere e ora non è a dire.
I' ò mandato questo dì a
Pisa per
Cristofano da Gogholi in u
legato 4
paia di
speroni picholi che le due
paia sono per
Guido di messer Tomaxo chome qui ordinò. L'altre due
paia
sono per voi e
costano in tutto
s
. 22 d'
inperiali.
Voi me ne chiedesti se
i paia per voi e per vostri amici:
questi vi mando sono fatti in su l'anticha. Ora i' ne farò
fare 3 o in 4
paia d'altra fazione e ve l'are' fatto più dì è
ma fate conto questi li fanno di questa ragone àno lavorato
due
mesi per eserr fornito a questa
festa e ànone
venduti
tanti ch'è inchredibile, fatti che sieno ve li manderò.
Le vostre lettere l'una a
Francesco diè e quella di
Guiccardo
li mandai a
Vingnone: se risposta mi daranno ve la manderò.
Anchora non c'è niuno mandi
roba a
Viglana né facci venire: è
qui il
Prenze e chredisi tosto s'achoncerà la chosa. Vienci
male a punto ora per
roba ò a mandare a' nostri: non dè
durare la chosa e durando qualche modo si troverà perché
questo non s'i
ntende se non per gente di qua e non per
forextieri. E se volete dire «Tu può mandare», si potrè fare
ma cci potrebe eserr messa in quistione e però è mè a stare a
vedere parechi dì. E poi
Michele di Nono mi scrive sostengna
il mandare alquanti dì inanzi metta a chamino niente. Vedrò
chom'è e anchora detto
Michele ne scriverà sopracciò e se
dice si mandi si potrà fare perch'è chosa del
Prenze e saprà
bene chom'è inanzi il dicha. Aremo que righuardo a cciò farà
bisongno e voi aviserò di tutto.
I' credo in questi dì andare insino a
Chremona per fornire
certi
fustani e
chapeli per
Vingnone, saprete che farò.
A questi dì ò mandato a
Vingnone
chamosce e sono sane, belle,
anchora ne voglono 50. Quando sarò tornato andrò là e torre 1
pelle sottiletta e
netta per voi e se ora a
Tuti Santi verrò
chostà la porterò se nnoe ve la manderò.
Farò sanza più dire per questa se nno ch'i' mi vi racomando.
Cristo vi guardi.
Tomaso vostro in
Milano.
Francescho di Marcho,
in
Firenze. Propio.