Al nome di Dio, amen. Dì 31
dicenbre 1395.
A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno, aute
l'arete, e niuna vostra ò poi e di nuovo non è a dire.
Insino a dì 24 vi trassi in
Guido di Domenicho f
. 87
s
. 7
d
.
6 a
oro per
lb
. 144
s
. 13
d
. 7
inperiali da
Boromeo e
Giovani Boromei,
pagate e ponete a mio
conto. E questi son per voi
per lo
rexto mi dovete dare come conto v'ò in altre e
chancelate la
ragone da voi a me che sì ò fatto io.
Qui stanno
lane di
San Matteo a l'usato
lb
. 16 in 16 1
/2 cento
a
danari o un
mese tenpo. E a questi dì ce n'è venuta da
Pisa
alquanta: sonsi
vendute i
pregi e ora ce n'à poche.
A questi dì è venuto
roba in chostà non so che chamino fanno,
direte che fa
Fazino Chane.
Chome che a
Viglana abiamo mandata tutta la
roba avevo da
mandare è gunta salva, grazia a Dio, ma credo da
Vinegia ne
verrà che s'arà a mandare anchora là. E però non resti
diciate che fa e s'è per partire o nno che venendo in sul
chamino si potrà mal mandare.
Zafferano di
Monferato s'è
venduto
lb
. 3
s
. 14 e 15
libbra e
tanto
ragonate.
Fustani e altre chose a l'usato, se di nuovo fano saprete.
E ci sarà una a
Tomaso di Nicholò sta a Iera per
[]
vedete mandalle o datele a
Qurado la mandi e preghatelo in
servigio li faccia un verso che cci risponda se piuò.
Né altro vi dicho per questa.
Chanbi rimasono dì 24: per
costà 3 1
/2,
Vinegia 4 1
/2,
Pisa 2 3
/4 per cento pegio,
Parigi 1
1
/2 per cento neglo,
Brugia
s
. 31
d
. 4
franco.
Cristo vi ghuardi per
Tomaso di ser Giovani in
Milano, dì 2 di
gienaio.
Per lettera da
Vinegia de dì 26
dicenbre v'è gunta una
nave
da
Maiolicha cho
lane e 'n questi dì n'atendono 3 altre dov'è
lane de la
conpangnia vostra, Idio le chonducha.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno,
in
Gienova.