Al nome di Dio, amen. Dì 17 di
marzo 1395.
A dì 10 per da
Pixa vi mandai l'utima e con esse a
Francesco propio
e 1 a
Domenicho e 1 a
'Nbruogio di Meo: arete aute, rispondete.
E niuna vostra è poi e ora è pocho a dire.
Insino a dì 10 rimandai a
Pixa la vostra
chassa di
seta e
tafettà
poiché di qua mandare non si può che ben siquro vada. Penso che a
Pisa
sarà a tenpo si potrà mandare per
Steve Michele se vi viene, che Dio
ve ne presti salvamento!
Abian fatto di spese a detta
casa da
Pixa qui e
spaccata, in tuto,
lb
. 12
s
. 14
d
. inperiali e tanto ponete a mio
conto avere debi e
conto sarà in
questa partitamente,
aconcatelo.
Le vostre
mercie sono si piuò dire fornite coè quele fanno per là e che
vegio qualche
ghuadangno v'è: àvi di cose e domandano che
costerebono più
qui non se ne torebe là e queste si resteranno. Or di queste atendo da voi
per dove s'ànno a mandare e, mandate che sarano, ve ne farò
conto a punto.
Come detto vi s'è, per
Vinegia non era tenpo da mandàre perché le
ghalee si
partivano presto e da mandallevi di qui per terra non era da fare che tropa
spesa arebono.
Di
fustani non si fa niente per la chagone dettovi. Fate conto, volendone, si
vole chol
danaro in mano e àsene migliore
danaro, ch'a
conprare tenpo
chosta
tropo qui. Ònne
conprati a questi dì per nostri di
Pixa e di
Vingnone 200
peze
per
s
. 52
d
. 9 ch'è una fine
roba e gran
derata di quele ci si
vendono ogidì.
Per altre v'ò detto de le 13
lire di
grossi trassi a
Vinegia a
Zanobi per voi
per
lb
. 217
s
. 9
d
. 2
inperiali qui co me medesimo,
aconcate la
scritta come
bisongna.
Traròvi per
Vinegia o
Pisa, come mè mi parà,
f
. 100 che bisongno n'ò e
pagati
per voi più dì è, diròlovi. Chonviensi di queste
mercie
pagate come s'à la
roba
e ta prima provederò fare ne sarete ben servito.
Sopra
scharlatta v'ò detto in altre. Fate conto, esendo finisime e chariche di
cholore coè pieno e che sieno alte, se n'arà
lb
. 4 del
braccio e 'l
panno de la
misura di costà torna qui
braccia 42 secondo dichono. Ora i' v'ò mandato ne
l'utima la
misura di 2
braccia di qui e in questa ne sarà un'altra. E quando
qui si
misura a ongni 2
braccia mettono il dito grosso dinanzi al paso di 2
braccia. Se vedete
utile, ne potete mandare 2
peze esendo come vi dicho e
provedete che mandate, che potrebono eserr tali sarà brigha avernne
f
. 80 de
la
peza. E qui
pagano a l'entrare
f
. 2 1
/2 l'una e
d
. 4 per
riva
[] s
. 20
inperiali.
Avendoci 1 o 'n 2
peze di
mischi finisimi in sul modo di
Borserla e che fosono
aperti di
colore con buona
mischatura di
grana, s'arebe del
vendere
s
. 50 esendo
come vi dicho e
adrappati a la mano: fatene ora voi chome vi pare e rispondete.
Di poi questa serra ebi per da
Pisa le vostre lettere de dì 12 di
febraio che
asai con penate a venire e con esse 1 al
Pescina: letta è, darògliela domane. E
a
Francescho, per una sarà in questa, rispondo a quanto bisongna e per me se ne
fa co lui quelo si dè e che si può.
Non mi pare
Stoldo si muova per venire qui anchora s'altro non dicho. E poi
Guiccardo
è tornato e in costà verà pasato
Paschua, e per aventura io, e vedren che
dirano. Dicone a
Francescho sopracciò
[].
A
Domenicho dite le sue 2
balle manderò come prima si potrà e simile a
'Nbruogio di Meo
delle sue 5, e piaccia a Dio tosto sia.
Né altro vi dicho. Cristo vi ghuardi per
Tomaso di ser Giovani in
Milano, dì 18.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.