Al nome di Dio, amen. Dì 5 d'
agosto 1396.
A questi dì per
Vinegia e per
Pixa v'ò scritto quant'è suto di bisongno e
di poi dì 3 per
Vinegia n'chi una vostra de 21 de l'altro e vegio quanto dite, rispondo.
Come per altre v'ò detto, il
cotone ò tutto finito e tolghone tanti
fustani
e qua torrò per voi e a voi
rimetterò i
danari come sarà tenpo. E in questo
mezo arete detto dove
rimetta e se do la parte tocha a' nostri di
Gienova.
Finimo 1
/2 la
scharlatta ch'è per traverso a
ragone di
f
. 100 e mè non si
poté. La resta vedrò finilla come prima si potrà e per solecitare non resta.
Sopra
lane per qui sete avisati, sia con Dio. Di nuovo nonn àn fatto poi
altro, facendo vi dirò. Arete visto s'è per voi in
baratto a
cotoni a
Vinega, da
Zanobi niente n'ò ancora.
E mi piace
Francescho avesse la
cotta e del
costo è avisato, basta.
A questi dì manderò
roba a
Vingnone a' nostri per le
montangne di
Briga
poich'altra uscita non c'è. E sì manderò le 3
balle ò di
Francescho propio,
che Dio conducha a salvamento tutto!
Niente per noi sarà mandato a
Pixa al presente, che Dio provega a quelo bisongno fa.
Manno ne sarà venuto costà come detto v'ò in altra. A dì 29 di
luglio
rimisi a
Vinegia a
Zanobi di Tadeo per lui
lb
. 15 di
grossi: aràllo
avisato di quanto a seguire n'ànno, diteglie s'è costà. E fu per
lb
. 250
s
. 4
inperiali co me medesimo.
Giunse qui
Ganino stava a
Vingnone co noi a dì 3 de l'altro ed è in
chasa
Francescho da Pesina e per anchora niente
conpra: mancha
danari per quelo
vegio, diròvi come seguirano.
Farò sanz'altro dire per questa. Le lettera da
Vingnone mandate ò aute
e seguo quanto dicono: ò da fare per 4
mesi, se di nuovo non apare altro.
Cristo vi guardi per
Tomaso di ser Giovani, salute.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.