Al nome di Dio, amen. A dì 23
dicenbre 1396.
L'utima vi mandai a dì 17 per
Vinegia, arete aute, e poi ieri n'ò
2 vostre de dì 7 e 10 e visto quanto dite rispondo.
Piacimi siate avisato di
Guiccardo e come a lui avete scritto
sopra questi
conti, che Dio ce ne chavi e tosto ch'è bene nuova
chosa. E tutto è per la loro nigrigenzia, più che per altro, ma
che penino quanto vogliono che una volta arà fine o per un modo o
per altro. Ora i' sarò costà come detto e potrassene prendere
partito e poi a la tornata vedremo a che se ne dè 'serre.
Avisati siamo da voi e da
Pixa de le
balle 8 di
fustani gunte e
simile de le 3
navi venute di
Chatelongna che ne ritornerà a
dietro e su vi
charichate detti
fustani. Non so se costà o là si
prenderanno la
siqurtà: proveghino come bisongna, che Dio di tutto
presti salvamento.
De le
scharlatte se potrò anzi parta ne farò fine: vienne ora il
gienaio che se dovrè dare pur qualche chosa, fonne mia possa finille.
Né
cotoni nè altro non sete per mettere qui poi sono per partire,
sia con Dio.
A
Vinegia non ò
rimesso niente e tutto è perché e
fustani sono
anchora al
Prato che stando 3 dì di buon tenpo gli aremo, ma credo
che no vorà fare mai altro che piovere ch'è bene tropo. Or non di
meno fate conto il primo dì apresso a le
feste, o abi
fustani o
no, vi
rimetteremo 15 o 20
lire o più se mi verà a punto e voi aviserò.
Di
contanti restate voi avere da me da
lb
. 60
inperiali ma questo
non guarderò che come dicho abi
fustani o no, vi
rimetterò questi
e que' de le
saccha 8 di
cotone.
Vegio quanto dite sopra i
danari à fatto
arestare
meserr
Vanni a
questi
Boromei e per che chagione. Quanto, come detto è, in questa
conpangnia di qui non à a fare niuno sanese che tutta se la
montano netta per loro. Ne la
conpangnia di
Vinegia ve n'è uno ma
con questa qui niente à fare per chosa senta né legha. Ora questi
Boromei ànno portato i
libri loro a
Consoli de la
Merchatantia
e mostratoli, e presente alquanti
merchatanti di qui, e fatone
trarre
carta e credo costà l'abino mandata più dì è sì che
meserr
Vani potrà vedere se basta. I' ve dicho quelo so e che credo sia la verità.
Non gridate de la
provegione di
fustani di queste 8
saccha d'ora:
i' l'ò levata sì che levatela anchora voi del
conto vi mandai e
aconciatela se fatto nonn è.
La lettera a
Francescho di Basciano diedi, sta in
chasa per la
gotta.
Chanbi per
Vinega 4 1
/4 in
1/2,
Pixa 2 1
/2 pegio,
Gienova 1
/2 in
1,
Parigi 2 meglo,
Brugia
s
. 31
d
. 2
franco.
Né altro per questa vi dicho. Cristo vi guardi.
Tommaso di ser Giovani in
Milano.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.