Al nome di Dio, amen. Dì 10 di
febraio 1399.
A questi dì vi s'è detto il bixongno, arete aute. Vostre non ò poi che nn'ò
maravigla come che pocho porti, or per questa dirò poco.
L'
indaco mandai a
Parigi più dì è, Idio el conducha.
Per
Antonuolo da Riamo avemmo le 4
balle di
veli di
cotone di
Domenico e
balle 2
di
seta d'
Andrea di Chomo. Mandate l'abiamo a lor
viagio, ditelo loro.
De'
danari a
Moro da Castangneto vi s'è detto. Qui non è da fare venire per
questo fatto del
moneta che d'ora in ora e sta per 'dare a tera. E sì è stata 2
mesi
e non c'aresti 4
derate di
nocc
ioli che non è
pagato 8, che per Dio non durai
ma' tanto stento a far nulla quanto a questa volta.
Queli sono qui più dì è n'ò tolto una
balla d'
acordelati per
Vingnone e se potrò arò
in questi 3 dì un'altra
balla di
bianchi tanto s'arà la
soma e manderò tutto là
poiché
roba per
Vinegia non c'è trop
o è chara, salvativi mè di questa.
Manda questo di
Govani da Pesano a
Bartolomeo Barbani 1
balla di
guponi:
stia fuori de la porta tanto vi sarò io, che sia in questi 6 dì. E 'l
vetturale niente
dè avere ch'è
pagato qui.
Alsì mandò 1 mio
fardello in ch'è miei
pani e 1
panno da
letto vorà andare a
Vicho.
Ora stia tanto sia chostì se no venise d'aventura un di là.
Fustani e tutte cose chare né cc'è chi voglia
vendere per questo fatto di
moneta,
tosto dovrà avere ordine.
In questa ora ebe
Govani una vostra de 30 di
genaio e non fa risposta perché basta
questa e poi di bocha, in questi pochi dì, sia.
Fuvisi una prima in
Boromeo apresenterà e si
rimetterà al tenpo a
Vinegia come dite e
in su questo fatto di
moneta vogla Dio sia per voi.
Né più a dire. Cristo vi guardi.
Chanbi 44,
Vin
ega 51,
Genova 42 pegio. Cristo.
Tomaxo di ser Iohani, salute.
Manno d'Albizo,
in
Pixa.