Benchè e' sia vinto di
rifar la
prestanza per catuno
Gonfalone, e
non per massa, come già si fe; pure ci ha buona parte de'
Gonfaloni ne
sono malcontenti per modo, che agevolmente a questi
Priori forse non si
farà fondamento di rifarla, perchè per la
città si chiede per molti la
massa. Ora i
Signori stanno pur forti. E stasera hanno tratti in ogni
Gonfalone una
muta di cinque, e quali sono
richiesti per domattina in
Palagio; che penso aranno comandamento di fare ufficio. E sento che chi
'l farà, e chi no; secondo i
Gonfaloni contenti e macontenti. E non è ch'io
stimi che a questi
Priori la cosa vada però a corsa pe' piedi suoi, cioè
questa benedetta
prestanza; che come ch'e
Priori siano buoni e valenti,
pur la gente è grande, e gli animi sono molti.
Nel vostro, di que' cinque è uno grande mio amico; e havvene parecchie
che sono una cosa con
Francesco Federighi. Credo sarà bene stiate
qua a questi tramazzi, voi: e per
Barzalone mandarete, quando vedrete
il
carro avviato. E voi sentirete meglio i vostri bisogni a faccia a
faccia, che per lettera. Altro non v'ho a dire: tutto vi voglio aver
detto perchè tutto sentiate.
LAPO MAZZEI vostro. XVIIII d'
aprile.
Credo avete sentito che
Lorenzo di Cresci ebbe un caso nella
lingua, che e' non potè mai parlare nè dire niuno suo fatto; ed èssi
morto sanza nulla acconciare. Or potete vedere se è vostro amico chi vi
ricorda il bene vostro. Cristo ci aiuti!